Solo un cambio per l'Inter rispetto al 6-1 contro il Bologna nel lunch match della 15esima giornata di Serie A. I nerazzurri di Inzaghi sfidano l'Atalanta al Gewiss Stadium di Bergamo schierandosi con il consueto 3-5-2: in porta Onana, in difesa Skriniar e Bastoni ai fianchi di De Vrij che rientra al posto di Acerbi. A centrocampo la linea è formata da Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan e Dimarco. In attacco il tandem Dzeko-Lautaro. Modulo 3-4-1-2 per la squadra di Gasperini: in difesa Scalvini vince il ballottaggio con Djimsiti e Palomino rileva Toloi che ha avuto un problema muscolare nel riscaldamento, Pasalic scelto nel ruolo di trequartista alle spalle di Lookman e Zapata.

Pressing a tutto campo con marcature uomo su uomo da parte dei bergamaschi, con Pasalic impiegato a dar fastidio a Calhanoglu. L'88 dell'Atalanta agisce anche da play-maker abbassandosi fino alla propria metà campo per raccogliere il possesso e far respirare il gioco della Dea. L'Inter braccata nei duelli uno contro uno riparte sempre dal lancio a lunga gittata di Onana, l'unico dell'undici di Inzaghi a non venir pressato. Così al 13' sul la prima palla gol sui piedi di Dimarco, che si muove centralmente ed è servito dal portiere alle spalle di Palomino, ma lo stop gli fa perdere un tempo di gioco e alla fine anche il tiro è un regalo a Musso. L'Atalanta risponde con gli inserimenti dei suoi centrocampisti: Pasalic pennella sull'altro lato per Koopmeiners che trova in risposta il riflesso di Onana. Al 23' fase difensiva ancora tutt'altro che impegnata da parte dell'Inter: la Dea partendo dalla sua difesa dà vita a un'azione che si intesse su una serie di passaggi rasoterra e si appoggia sull'assalto tra le linee di Scalvini, Lookman si libera sulla sinistra e serve in area Zapata, che ha il tempo di girarsi e puntare De Vrij, guadagnando il rigore trasformato dal numero 11 nigeriano. La Dea abbassa il baricentro mentre l'Inter finalmentesi sveglia decidendo di aumentare i propri ritmi e il volume degli uomini in attacco: al 36', sulla rimessa laterale di Dimarco, Koopmeners è in ritardo sull'uscita verso Calhanoglu, in area Dzeko si muove verso la profondità mentre Lautaro entra in anticipo sul cross, allungando di testa per il bosniaco che sguscia alle spalle della difesa atalantina e sigla l'1-1.

Alla ripresa prima sostituzione nell'undici di Gasperini: Scalvini si accomoda in panchina, dentro a centrocampo Malinovski con Hateboer che si sposta in difesa. Cambia invece la strategia dell'Inter, con Lautaro a cucire il gioco e sempre più al centro dell'azione in veste di perno della manovra sulla trequarti, mentre Calhanoglu e Mkhitaryan si concedono qualche offensiva in più in avanti. E al 56' è proprio grazie a un'intuizione del Diez che l'Inter prende in controtempo la difesa della Dea: sul pallone riconquistato a centrocampo, l'argentino serve tra le linee Barella che viene accompagnato a sinistra da Mkhitaryan e da Dimarco, in area c'è il solito Dzeko che in anticipo tra Palomino e Mahele fa doppietta. Quattro minuti dopo l'Atalanta si fa cogliere ancora di sorpresa dal lancio dalle retrovie di Dimarco, sponda di Barella per Dumfries e velo di Dzeko per Lautaro che calcia di prima trovando l'opposizione in corner di Ederson. E sul secondo cross di fila dalla bandierina di Calhanoglu è ancora il Diez di testa a cercare la porta trovando stavolta la deviazione propizia di Palomino. La risposta dell'Atalanta è affidata a qualche sporadico tentativo da fuori di Malinkovski, poi girandola di cambi da una parte e dall'altra: nei padroni di casa dentro Okoli e Hojlund per Demiral e Zapata, nell'Inter Bellanova e Acerbi rilevano Dumfries e Bastoni. Al 77' la mediana interista è in ritardo sul ribaltamento di fronte mentre la Dea guadagna campo grazie alla spinta dei neo entrati: prima fallo di mano al limite d'area di Barella, poi il corner battuto subito da Koopmeneirs che porta al 2-3 di Palomino. Gli ultimi cambi sono Boga per Pasalic nei bergamaschi, Brozovic, Gosens e Correa al posto di Mkhitaryan, Dimarco e Lautaro nei milanesi. Si gioca fino al 96' con l'Inter che fa scudo davanti agli ultimi tentativi d'assalto dei padroni di casa. Tre gol, di cui un autorete, con tre tentativi nello specchio e un solo intervento di Musso per una prestazione mai così cinica da parte dei nerazzurri di Inzaghi, che alla fine fanno registrare i numeri migliori anche per quel che riguarda il possesso, i passaggi e la corsa, mentre la squadra di Gasp conferma il periodo no.

Sezione: Angolo tattico / Data: Dom 13 novembre 2022 alle 18:34
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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