Brasiliana di nascita ma italiana d’azione. Donna dal tipico fascino latino con esuberanza e vivacità che si mescolano a studio e voglia di emergere. Giusy Tartana, ex conduttrice di InterFanTv, nonché fresca vincitrice del workshop di Sportitalia, non poteva che essere nerazzurra, come racconta lei stessa a FcInterNews.it.

È entrata da poco ufficialmente nella redazione di una televisione nazionale.
“Esatto. Al momento mi occupo della cosiddetta parte di desk. Confeziono servizi, pillole, macchie. Sto imparando un mestiere. Con l’obiettivo di esordire presto davanti alla telecamera negli studi di Sportitalia”.

Perché è interista?
“Grazie a mio zio. Lui era uno sfegatato sostenitore della Beneamata e in particolare di Ronaldo. Io ero piccola. Lui spesso e volentieri mi regalava dei cadeaux relazionati ai colori nerazzurri. Poi crescendo la mia fede sportiva si è consolidata”.

Qual è il suo primo ricordo legato a San Siro?
“Sono passati davvero tantissimi anni. Andavo alle elementari. Correva la stagione ‘97/98 e in campo c’era lui, il Fenomeno brasiliano”.

Chi è il suo giocatore preferito?
“Risposta facilissima. Per ovvi motivi dico Javier Zanetti. A parte il campione che ha calcato i terreni di gioco di tutti gli stadi più prestigiosi del mondo, parliamo di un uomo straordinario. Per quello che è stato e per quello che è tuttora: un esempio da seguire per tutto quello che rappresenta”.

Quale giocatore invece le piacerebbe vedere in nerazzurro?
“Modric. Ci spero per la prossima sessione di calciomercato, anche se non sarà facile”.

Crede che l’Inter attuale possa arrivare in Champions e vincere l’Europa League?
“In questo momento vedo la squadra un po’ sottotono. Per il casino successo con Icardi/Wanda Nara e un conseguente stato mentale generale condizionato da eventi esterni e un consequenziale clima non del tutto sereno. In più il Milan si è rinvigorito e può farci le scarpe. Poi chiaramente io posso solo auspicare che questo non avvenga e si centrino risultati positivi. Anche per Spalletti, perché qualora la nostra compagine dovesse arrivare quinta, penso proprio che il mister di Certaldo non proseguirà più la sua avventura in terra meneghina”.

Cosa pensa di Spalletti?
“Si tratta di un allenatore che io stimo, ma ultimamente non mi trovo d’accordo con alcune sue esternazioni e scelte. Resto sempre del partito che i panni sporchi si lavino in casa”.

E di Icardi?
“Un campione sul verde che però dovrebbe essere venduto. La sua immagine ha subito un brutto colpo in queste settimane. E solo un miracolo potrebbe far tornare dalla sua parte i sostenitori della Beneamata”.

E della moglie, nonché agente, Wanda Nara?
“Il suo personaggio le impone di comportarsi come sta facendo. Anche se è ovvio che gli agenti normalmente trattino gli affari dei propri assistiti in privato e soprattutto non mediaticamente. Senza insomma chiedere rinnovi e prolungamenti in televisione”.

Cosa pensa di quello che è successo in Fiorentina-Inter?
“Parliamo di un episodio clamoroso. Quello che definirei il flop del Var. Mi aspettavo che prima o poi ci sarebbe stato un errore del genere, perché gli arbitri sono pur sempre esseri umani, ed è comprensibile che anche con l’ausilio della tecnologia possano sbagliare, vuoi per i tempi stretti nei quali devono decidere, vuoi per l’aspetto psicologico di taluni provvedimenti. Il Var ha risolto molti grattacapi, ma non è infallibile. E a Firenze lo si è visto. Con l’Inter che ora ha ingiustamente due punti in meno in classifica”.

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Sezione: #Amale / Data: Mar 26 febbraio 2019 alle 20:25
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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