La Gazzetta dello Sport analizza oggi la situazione dei portieri in Italia chiedendo un parere a Walter Zenga. "Partiamo da un presupposto: non esiste il portiere che non sbaglia mai. Naturalmente nelle valutazioni incidono i momenti in cui vengono commessi gli errori e le grandi parate. La continuità di rendimento è la qualità principale. Szczesny, ad esempio, è un portiere affidabile, dà tranquillità e sicurezza. Come Handanovic: sorrido quando sento dire che è bravo tra i pali. E dove dovrebbe essere bravo un portiere? Le critiche ci sono e ci saranno sempre: fanno parte del gioco. Ma poi un allenatore valuta tante cose, non solo le parate o gli errori".

Undici su venti portieri titolari dovrebbero essere stranieri. "Il mercato è fatto di occasioni. Soprattutto in questo periodo il budget di molte società è limitato e allora si sceglie anche e soprattutto in base all’aspetto economico. Ma resto convinto che la scuola italiana dei portieri sia ancora la migliore. E lo dimostreranno pure Vicario all’Empoli, Silvestri all’Udinese e i “vecchi”, se non si arrabbiano, Sirigu al Genoa e Consigli al Sassuolo".
Sezione: Rassegna / Data: Mer 18 agosto 2021 alle 09:56
Autore: Mattia Todisco
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