In edicola domani su 'SportWeek', allegato alla Gazzetta dello Sport, ci saranno le interviste ad Alessandro Altobelli e ad Andriy Shevchenko nel giorno del derby. "Le sfide con il Milan cominciavano prestissimo, praticamente da quando uscivano i calendari - ricorda Altobelli -. Se segnavi e perdevi non valeva niente, perché in città si guardavano solo le vittorie. Ma se segnavi e l’Inter vinceva, venivi considerato un dio. Lukaku? È l’uomo che voleva Conte. Anche quando non segna, il suo lavoro per la squadra è utilissimo". "A me vengono in mente le coreografie dei tifosi - aggiunge Shevchenko -. Sono fantastiche, non è così in nessun altro posto".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 20 settembre 2019 alle 10:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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