Sulla scia del cambio di ruolo paventato per Ivan Perisic da attaccante esterno a quinto nel 3-5-2, il Corriere dello Sport ha interpellato Giuseppe Iachini proprio sulle dinamiche che si incontrano in questi casi.

Iachini, apriamo il suo… laboratorio e ci parli delle sue trasformazioni tattiche. 
"La prima che mi viene in mente è quella di Campagnaro: a Piacenza faceva l’esterno alto di centrocampo e l’ho spostato centrale difensivo. Eder a Brescia agiva da esterno offensivo e l’ho portato più vicino alla porta facendogli ricoprire il ruolo di prima punta. Dybala a Palermo l’ho voluto centravanti e non trequartista; Politano e Berardi, che a Sassuolo prima di me facevano gli esterni, hanno giocato spesso da seconda e a volte anche prima punta. E poi Sensi, che da mezzala ho portato davanti alla difesa, e Bennacer, che da trequartista a Empoli è diventato regista basso". 
 
Perisic da esterno offensivo nel 4-3-3 a “quinto” di centrocampo nel 3-5-2 la convince? 
"Sì. Io ho fatto una cosa simile con Lazaar a Palermo: nel Varese giocava in attacco e con me è diventato “quinto” a sinistra nel 3-5-1-1. Gli esterni quando hanno gamba, forza e qualità possono arretrare di qualche metro e non avere problemi. Perisic poi ricoprirà questo ruolo senza difficoltà perché è abile in entrambe le fasi: sa arrivare a ridosso della porta per il cross e la conclusione, ma ha pure grande corsa". 
 
Conte gli può regalare una seconda parte di carriera super in questo ruolo? 
"Ne secondo convinto al 100%. Per me può diventare uno degli esterni a tutta fascia più forti della Serie A, uno di quelli capaci di abbinare i gol ai cross e alla copertura. Conte sotto questo aspetto è l’allenatore ideale con il quale lavorare: con lui gli esterni hanno sempre fatto molto bene".  

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 17 luglio 2019 alle 10:42 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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