Voglia di rivincita. L'Inter che approccia alla finale di Champions League è mossa non solo dal desiderio di alzare il trofeo, ma anche dall'idea di cancellare Istanbul di due anni fa, quando i nerazzurri vennero battuti 1-0 dal City di Guardiola.

E sono nove in totale i giocatori che facevano parte di quella spedizione fortunata e che sabato sera vorranno regolare i conti con il passato. In questi due anni l’Inter si è rifatta leggermente il look, senza cambiare stile come sottolinea la Gazzetta dello Sport: "Accorgimenti che servivano, ma le fondamenta della casa sono le stesse. Onana è diventato un’impensabile plusvalenza, mentre Yann Sommer resterà nella storia per essersi allungato oltre l’umano contro quel mostro di Lamine Yamal. Benji Pavard era l’elemento che serviva per completare il trio di scudieri della difesa dopo la partenza di Skriniar: lo slovacco, guarda caso, è finito senza fortuna proprio a Parigi e poi, da lì, più giù nel Fenerbahce di Mou. Dove un tempo c’erano Lukaku e Dzeko, i centravanti alternati nell’ultima cavalcata fino alla finale del 2023, oggi corre Thuram, perfettamente incastrato con il suo partner argentino".

Per il resto, sono ancora tutti lì: da Acerbi a Bastoni, da Darmian a Dumfries, da Dimarco a Barella, da Calhanoglu a Lautaro. E ci sarà anche Mkhitaryan, che quella finale la giocò solo parzialmente a causa di un infortunio patito nella semifinale di ritorno con il Milan. "Se Mkhitaryan vincesse a Monaco, entrerebbe dal portone d’onore nella storia del calcio: sarebbe il primo ad aggiungere la Champions alla Conference League ottenuta con la Roma e all'Europa League dei tempi allo United - si legge -. Il compagno di reparto Nicolò Barella, colonna interista nel 2025 come nel 2023, aspetta invece il primo successo europeo per club, proprio come capitan Lautaro: entrambi hanno gioito in nazionale, soprattutto l’argentino, ma riuscirci assieme in nerazzurro è la missione che si sono dati insieme tra le lacrime di Istanbul".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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