Yann Sommer si avvicina alla finale di Champions League con l'Inter, la prima della sua carriera. "Ho iniziato da piccolissimo, sempre in porta, sognando momenti come questo - dice al Corriere della Sera - Mi piace sfogliare gli album delle mie stagioni e adesso sono qui alla mia prima finale a 36 anni. È una gioia speciale. Mi sento molto bene. Negli ultimi anni ho investito tantissimo su di me, sul mio corpo e sulla mia testa e mi sento al meglio. Giocare con questa squadra una finale di Champions è una gran cosa: mi sto divertendo come non mai".

Sommer fa un passo indietro, alla parata ormai famosissima su Yamal contro il Barcellona. "Era un momento speciale per tutti noi, dopo una partita pazza: emozioni fortissime. Se l'ho rivista qualche volta? Qualcuna sì. È stata importante, ma per me è stato più bello vedere come abbiamo giocato tutti assieme e quel gol di Acerbi che ci ha portato ai supplementari e poi al gol di Frattesi. Meglio quella o la parata su Mbappé a Euro 2021? Non posso scegliere: con la Svizzera è stato un momento storico, ma quella su Yamal vale la mia prima finale. Sono due grandi momenti della mia carriera. È un bel finale di carriera e sabato torno anche nel mio vecchio stadio: ho tante sensazioni positive".

Questo nonostante una stagione che in campionato ha dato anche delusioni. "La stagione in Champions è stata totalmente diversa: in campionato abbiamo fatto bene ma abbiamo regalato punti importanti. Adesso è un altro discorso, dobbiamo avere il coraggio e la concentrazione che abbiamo avuto in tutte le partite europee: siamo arrivati in finale con merito. Il PSG? Una squadra molto forte, più forte degli anni scorsi. Ha tanti giocatori di grande qualità. Per noi è importante metterci la stessa energia che ci abbiamo messo nelle altre partite. Abbiamo anche tanti giocatori che erano in finale due anni fa: l’esperienza può essere un fattore importante. Io e Donnarumma? Non è Sommer contro Donnarumma: la mia concentrazione è sulla nostra prestazione. Ma non vedo l’ora di giocare contro di lui: ci conosciamo un po’, anche perché il mio preparatore era con lui a Parigi. Gigio mi piace molto, lo guardo ormai da tanti anni come un riferimento. I rigori? Non ci penso perché c’è tutta la partita da preparare e da giocare come contro Bayern e Barcellona. Poi certamente studieremo l’opzione rigori".

Sezione: Focus / Data: Gio 29 maggio 2025 alle 08:14
Autore: FcInterNews Redazione
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