Com'è noto, formalmente, nella finale di sabato sarà il Psg a giocare in casa, sebbene la partita sarà disputata all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Questo tecnicismo ha dato ai parigini la possibilità di decidere l'equipaggiamento per la gara, con la scelta che è caduta per il kit di casa, quello blu. Di conseguenza, all'Inter restavano due opzioni: maglia bianca o maglia gialla. E la scelta è caduta sulla maglia gialla. Controcorrente rispetto alla tradizione.

"Mai i nerazzurri avevano optato per una terza maglia in una finale - scrive oggi la Gazzetta -. Un’eccezione ci sarebbe, la divisa a strisce orizzontali nere e grigie con cui Ronaldo alzò al cielo la Coppa Uefa 1997-98 dopo il 3-0 alla Lazio in finale al Parco dei Principi (casa del... Psg avversario sabato sera), ma tecnicamente quella era la prima maglia per la coppa: l’Inter la utilizzò per tutte le partite in casa in quella edizione del torneo".

A scegliere la maglia gialla - secondo il racconto della rosea - sono stati proprio i giocatori. Gusto o scaramanzia? "L’unica sconfitta in questa Champions è arrivata con la maglia bianca addosso, alla BayArena di Leverkusen il 10 dicembre scorso. In giallo, invece, due vittorie su due: il 22 gennaio a Praga in casa dello Sparta (1-0 firmato Lautaro) e il 5 marzo a Rotterdam, nell’andata degli ottavi contro il Feyenoord (2-0 confezionato da Thuram e dal solito Lautaro). Ai due successi di Champions con la terza maglia se ne sommano altri cinque in campionato (il bilancio si completa con un pareggio e una sconfitta). Yann Sommer, tra i pali, si vestirà di arancione: con quel colore, a San Siro, lo svizzero ha sfoggiato parate miracolose nel 4-3 al Barcellona che ha spalancato all’Inter le porte della finale".
 

Sezione: Focus / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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