"Il mio percorso nei miei dieci anni di Juve è stato un percorso straordinario, sia nelle vittorie, che nelle sconfitte" ha detto Mark Iuliano a Radio Serie A, dove l'ex bianconero ha ripercorso gli anni di carriera a Torino dove, ricorda: "Ho vinto cinque scudetti, uno me l'hanno tolto, sappiamo perché. Il 5 maggio 2002 è stata la vittoria più bella, ma anche la più inaspettata. L'Inter aveva praticamente vinto lo scudetto e invece poi l'abbiamo vinto noi facendo il nostro percorso. Il mio primo gol con la Juve è stato il gol scudetto ed è stato magico".

Su Ronie:
"Ronaldo è soltanto uno e si chiama Ronaldo il fenomeno. Bello da vedere, impressionante. Il più forte tra i forti. Fino al 2008 i top attaccanti al mondo erano in Serie A. Il campionato più competitivo, i club più ricchi. Il Milan vinceva le Champions, la Juve faceva anche la voce grossa, l'Inter vinceva la Coppa Uefa. E a seguire così".

Lo scontro con Ronaldo:
"Forse un po' mi ha penalizzato nell'immediato perché nei mondiali del 98 ero nella lista dei convocati e sparì perché successo questo casinò. Ma ridurre una carriera e tutto quello che hai vinto e quello per cui hai lottato a un singolo episodio ti dispiace da un lato... Anche se a me fa ridere perché io abito a Milano e quasi tutti i giorni me lo chiedono. Io e lui non ne abbiamo neanche mai parlato, abbiamo giocato tantissime volte contro, abbiamo sofferto quando ha avuto degli infortuni gravissimi, quando eravamo in campo e non riuscivamo a esprimersi come voleva. Anche una bella carriera quando giocavamo in Spagna, non ne abbiamo mai parlato. Ci rido su e ancora oggi ne parliamo".

Sulle italiane in Europa:
"Noi avevamo dei campioni in Italia in qualsiasi squadra e se tu non eri sul pezzo tutte le partite non vincevi i campionati e in Europa non raggiungevi questo livello. Non sto dicendo che noi eravamo più forti, ogni epoca ha i propri campioni. Il calcio è cambiato, in Italia magari non abbiamo più la forza economica di prima, però mentre altri paesi hanno investito nei settori giovanili, noi no, perché ci sentiamo più forti in tutto. Gli altri paesi si sono messi sotto, hanno creato le giovanili, noi abbiamo sempre comprato il prodotto finito e quando non abbiamo più avuto la forza economica è diventato un problema. Vero, c'è l'Inter che negli ultimi anni sta facendo delle stagioni incredibili, è molto forte, ha un ottimo allenatore, un'ottima società e si merita tutto quello che sta raccogliendo ma questo è un caso sporadico".

Sezione: News / Data: Gio 29 maggio 2025 alle 20:41
Autore: Egle Patanè
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