"Ha il sinistro e le visioni del trequartista illuminato, ma nel calcio di oggi nessuno può permettersi un 10 puro. Così Lazar Samardzic nell’Udinese si è adattato al ruolo di mezzala destra. Su quelle zolle, con Walace regista al centro della scacchiera, è stato in gran parte impiegato da Andrea Sottil e dai suoi predecessori. Nel biennio in Friuli ha accumulato 59 presenze in Serie A, ma soltanto 20 da titolare. L’Udinese degli ultimi tempi, formazione muscolare, con obblighi di salvezza tranquilla, non poteva concedersi più di tanto la grazia e l’inventiva di un talento come il serbo-tedesco". Così la Gazzetta dello Sport descrive il talento del giovane serbo ormai a un passo dall'Inter. 

Da 3-5-2 a 3-5-2, ma quello di Inzaghi è dominante, pensato per comandare, adatto alle caratteristiche di Samardzic che dà il meglio dalla metà campo in su. "Partire da destra, rientrare sul sinistro e calciare con forza e precisione verso la porta, di preferenza con l’esterno. Il suo limite è la fase difensiva, Samardzic non ha ancora acquisito la cattiveria del recuperatore di palloni e ci pare che fatichi ad inseguire gli avversari. La domanda è: come lo impiegherà Simone Inzaghi? Come mezzala, il ruolo ricoperto a Udine? Ci sta, ma Samardzic non c’entra nulla con Barella e Frattesi, i probabili interni titolari dell’Inter in parziale ricostruzione, e neppure con Mkhitaryan - spiega la rosea -. Non ha la ferocia dei primi due né il dinamismo del terzo. Samardzic è una mezzala di tecnica in purezza, Inzaghi dovrà lavorarci sopra per renderlo più reattivo nelle transizioni negative e in fase di non possesso palla. Come tutti i 10 naturali, il ragazzo ha la testa, la personalità e i mezzi per evolvere in regista. Un percorso classico, imboccato da molti, in primis Andrea Pirlo, partito trequartista ed esploso come mente pensante davanti alla difesa".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 30 luglio 2023 alle 09:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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