"Il destino e la cabala si sono parlati e ne è uscita una favola. Chissà se Cristian Chivu ci ha pensato: la prima volta in cui l’allenatore nerazzurro affidò la fascia al giovane Pio si trovava a Cagliari e guidava la Primavera. Era il 15 febbraio 2023, Esposito aveva 17 anni e siglò una tripletta al debutto da capitano. Quel giorno il futuro tecnico dell’Inter dei grandi lo prese da parte con fare paterno e gli diede una pacca sulla spalla. Quasi tre anni dopo i due si sono stretti ancora la mano in Sardegna, stavolta all’Unipol Domus, e hanno intrecciato di nuovo i fili". È così che la Gazzetta dello Sport descrive con una narrazione che ha del fantastico ma è fedelissima ai fatti lo scenario nel quale arriva "il primo gol di Pio Esposito in Serie A" che consegna a Chivu la terza vittoria di fila dopo Ajax e Sassuolo, regalando oltre ai tre punti "spunti, idee e buon calcio da cui ripartire in vista dello Slavia Praga".

Chivu sorride: "in attacco ha molte scelte" e Pio si sta ritagliando il suo spazio, rivelandosi "sempre più fondamentale". In conferenza, dove l'allenatore nerazzurro elogia ma tiene coi piedi per terra il giovane Espo, "ha fatto leva anche su ciò che c’è da migliorare in vista delle prossime sfide". Intanto "nelle ultime tre sfide l’Inter ha incassato solo un gol contro il Sassuolo". Nonostante l’alternanza dei portieri.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 28 settembre 2025 alle 09:58
Autore: Egle Patanè
vedi letture
Print