"La lunga attesa messianica è terminata, è ufficialmente iniziato il tempo di Pio Esposito". Con la rete finalmente sottoscritta ieri sera all'Unipol Domus è stata una festa di famiglia. "Quell’affannarsi nella ricerca del primo gol della vita in A, che tendeva un po’ all’ossessione, è ormai dimenticato": il tappo è saltato e "il resto del viaggio dovrebbe essere in discesa". È questa la predizione della Gazzetta dello Sport sul 94 di Cristian Chivu dopo il primo storico gol in massima serie, l'inizio di "un’era felice per l’Inter, che ha trovato un brillante dentro casa, e per il calcio italiano, che cerca un’icona azzurra a cui votarsi". Una favola che si da nerazzurro e anche di azzurro soltanto e per come è avvenuta sa di fiaba davvero. "Ciò che tutti stavano aspettando non poteva che accadere qui, davanti al fratello Sebastiano, emozionato anche se vestito con colori diversi, e con i genitori e la sorella a vigilare dall’alto".

Dopo la quasi 'agonizzante' attesa, Pio ha sottoscritto il tabellino e ora "nuovi gol dovrebbero sgorgare con più naturalezza, così come è sempre accaduto nella breve carriera" fin qui giocata. "Del resto, in panchina c’è un allenatore-papà che lo ha accarezzato da bambino e lo ha ritrovato uomo, 20enne, con centimetri e chili da colosso. Una volta, gli arrotolò al braccio la fascia da capitano della Primavera, anche se giocava sotto età, e il giovanotto rispose con una tripletta. Era il 15 febbraio del 2023, era sempre Cagliari-Inter: hai voglia a credere che sia tutto un caso, ma qua c’è un destino preciso che guida il cammino".

Sezione: Focus / Data: Dom 28 settembre 2025 alle 08:45
Autore: Egle Patanè
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