Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Francesco Guidolin ha fatto le carte al campionato, partendo dall'analisi della prima giornata.

L’Inter però ha soffiato ai rossoneri per così dire il numero dieci Calhanoglu. Una scelta positiva?

"Calhanoglu è un buon giocatore, sa fare tante cose, anche la mezzala e l’esterno alto. L’Inter ha trovato un elemento versatile ed è partita bene, con un sistema di gioco conosciuto. Simone Inzaghi ha il lavoro di Conte alle spalle e su quella base potrà innestare le sue idee e sviluppare i suoi progetti".

Più dura senza Lukaku o senza Donnarumma?

"Non si può dire che, cedendo Lukaku, l’Inter non abbia perso nulla, perché Lukaku è straordinariamente affidabile. Mi ricorda Luca Toni, per prolificità e non soltanto. Lukaku sa fare gol, sa far salire la squadra, è un trascinatore... Però Dzeko è un giocatore di grande qualità, con Lautaro e Sanchez l’Inter conserva un reparto d’attacco temibile e se prende Correa può ritrovarsi alla pari con la Juve, che come qualità dei singoli finora ha qualcosa in più".

Pioli e Inzaghi si somigliano?

"In un certo senso sì. Pioli ha qualche anno di più, però la radice è la stessa: sono allenatori moderni, che hanno una buona dose di saggezza e pragmatismo, il che non guasta".

Ma la Juve, nonostante la falsa partenza, è ancora in pole position?

"Ha qualcosa in più sul piano della qualità individuale, ma l’Inter è lì, ha mantenuto l’assetto ed è competitiva. Il Milan può contare sulla freschezza del gruppo e ci sono altre squadre che possono lottare e non staranno a guardare".
Sezione: Rassegna / Data: Mer 25 agosto 2021 alle 11:17
Autore: Alessandro Cavasinni
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