Thohir, Roeslani e Soetedjo hanno le idee chiare su cosa bisogna fare per riportare l’Inter nell’élite. Di sicuro, una grossa mano verrà data dal fatto che i 250 milioni spesi per rilevare il 70% delle quote andranno praticamente tutti nella società, anche quelli destinati a Moratti. Nel giro di un paio d’anni gran parte di quella massa di denaro ripagherà i debiti nerazzurri con banche e fornitori, che ora ammontano a circa 200 milioni. Ciò significa che l’Inter sarà una società ripulita e leggera.

L’aumento di capitale riservato, da tenersi nell’assemblea annuale del 28 ottobre o in una straordinaria qualche giorno dopo, sarà il primo passo ufficiale. Succederà questo. Verranno prima ripianate le perdite della stagione 2012/13 (81 milioni) utilizzando le riserve costituite dai versamenti effettuati da Moratti negli scorsi mesi e deliberando, per la parte residua, un aumento di capitale che sarà sostenuto dallo stesso Moratti. Quindi, l’aumento di capitale riservato agli indonesiani per l’acquisizione del 70% delle quote: ammonterà a circa 50 milioni. La stagione in corso, secondo le previsioni del budget, dovrebbe chiudersi si ancora in rosso per 50 milioni. Il business plan ipotizza una situazione di equilibrio a patto di centrare la Champions per il 2015/16. Visto che gli stipendi sono stati già tagliati, bisognerà lavorare sui ricavi. Le nuove strategie inizieranno a dispiegarsi da subito, senza per questo portare ad avvicendamenti immediati nella pianta organica.

Sezione: Rassegna / Data: Mer 16 ottobre 2013 alle 10:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandra Stefanelli / Twitter: @Alestefanelli87
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