"È servito il primo tempo, 45 minuti di noia e di sbadigli, per convincere Antonio Conte a trovare un compromesso con se stesso, con le sue più radicate convinzioni, e indurlo a modificare qualcosa nell’assetto dell’Inter. Quando l’allenatore ha liberato Christian Eriksen dalle catene della mediana, dal ruolo di mezzala che il danese ricopre per senso di obbedienza, ma che non riconosce come suo, quando Conte, dicevamo, ha avanzato l’ex Tottenham di 20-30 metri e gli ha concesso di affacciarsi con continuità sulla trequarti, l’Inter ha vinto una partita che per tutto il primo tempo era stata paludata, pastosa, complicata. Le persone giuste nei posti giusti, è questo il senso del successo interista in Bulgaria, a casa del Ludogorets. Uno 0-2 figlio del primo gol di Eriksen in nerazzurro e di un rigore di Lukaku nel recupero (nato da un corner del danese), vittoria che regala a Conte un ritorno di comodo giovedì prossimo, tre giorni prima del faccia a faccia con la Juve a Torino. Dettaglio importante, la qualificazione anticipata: facile prevedere che a San Siro contro i bulgari sarà praticato un ampio turnover". Questa l'analisi della Gazzetta dello Sport.

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 21 febbraio 2020 alle 08:48 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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