"Più fisico per i nerazzurri, più gioco per i rossoneri. Spalletti ha storto il naso e alzato il tiro: «Vincere per la storia»". Anche la Gazzetta dello Sport si pone sulla scia di chi vede queste differenze strutturali tra Inter e Milan. Giudizio, però, non condiviso dal tecnico nerazzurro. Gli uomini più attesi sono Icardi e Perisic da una parte, Suso e Higuain dall'altra. Ma attenzione anche agli ingressi dalla panchina. "Il Milan è portato a scappare per poi ripartire piuttosto che a disturbare l’impostazione altrui - sottolinea la rosea -. Al confronto con l’Inter infatti è più basso quanto a baricentro (50-53,9 m), recupero palla (55,29-59,98 m) e soprattutto linea di fuorigioco (24,5-32 m). Ma è facile prevedere che, come tutti, farà pressione almeno su Brozovic, prima e quasi unica fonte di gioco. Gattuso dovrà pressare con le punte, mentre Spalletti ha un Nainggolan in posizione ideale per tamponare l’ideologo Biglia: 427 passaggi. Qui il Milan rischia il mismatch, perché il Ninja vanta un terribile 100% di contrasti vinti e quando attacca centralmente e va a spendere la sua arte di incursore su sponde e seconde palle, troverà in Biglia uno scoglio vulnerabile: solo 48% di contrasti vinti. La paura di Spalletti, come detto, è di faticare a far salire la palla e a proteggere il campo in orizzontale".

 

Sezione: Rassegna / Data: Dom 21 ottobre 2018 alle 08:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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