"Se Antonio Conte aveva la missione primaria di normalizzare l’Inter, di toglierle di dosso l’insana vena di follia, che è poi un’altra cosa, una miscela di presunzione e di deconcentrazione, qualcosa di atavico e di endogeno, il virus di Appiano; se, dicevamo, lo scopo di esonerare Luciano Spalletti per prendere Conte era la crescita, l’obiettivo è stato fallito. L’Inter è rimasta quella che è stata negli anni del post Triplete e post Mourinho, una squadra che negli attimi cruciali si perde, che inciampa sull’ultimo scalino". E' quanto si legge sulla Gazzetta dello Sport nell'articolo di cronaca di Inter-Bologna, il "paradigma dell’interismo", nella definizione del collega della rosea.

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 06 luglio 2020 alle 09:00
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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