Milano si riprende la Serie A: Milan primo, Inter seconda. Luigi Garlando ne parla sulla Gazzetta dello Sport: "Se nel prossimo turno manterranno le posizioni, lunedì trascorreranno il giorno di Sant’Ambrogio, patrono della città, in cima al campionato, davanti alla Juve, come non accade da 11 anni, dalla stagione del Triplete 2009-10: Inter 35, Milan 31, Juve 30. Il Milan è più appariscente e gotico, come il Duomo; l’Inter è più solida e quadrata, come il Castello Sforzesco".

Sui nerazzurri: "Antonio Conte ha quadrato l’Inter a Reggio rinunciando proprio al trequartista (3-4-1-2) e arretrando il suo miglior incursore (Barella) davanti alla difesa (3-5-2) - spiega Garlando -. Perché l’Inter è un altro mondo e l’ex juventino ha dovuto adeguarsi. All’alba del primo anno ha promesso di cancellare la Pazza Inter, all’alba del secondo ha promesso divertimento e gioco più offensivo. La Pazza Inter, nata in una taverna di artisti sotto la luna di marzo, è viva e vegeta. Per trovare equilibro, Conte ha arretrato Barella e rafforzato la zona centrale della mediana dove scorre un filone di faticatori che ha fatto la storia del club: da Tagnin, a Oriali, a Zanetti. Anche Foni negli anni 50 quadrò il cerchio arretrando una pedina: l’ala Armano che diventò terzino, con Blason libero. Tirare indietro la corda dell’arco per dare più forza alle frecce. L’Inter ha concesso oltre il 60% di possesso al Sassuolo. Ha vinto attaccando la profondità e rinnovando il contropiede, caro alla Grande Inter. Pure Conte, come il Mago, punta forte sulla solidità difensiva. Anche se in avvio di stagione hanno ballato, i giganti Skriniar, De Vrij e Bastoni restano la vera anima della squadra, come lo erano Maicon, Samuel, Cordoba e Materazzi per Mourinho. L’Inter riflette la Milano finanziaria del profitto e quella dei moderni grattacieli d’acciaio. Se il Milan è poesia e bellezza, l’Inter è potenza e solidità. Vedi quella da record del Trap, che aveva i cingoli di Matthaus e Brehme. Conte rinnova la stirpe dei motivatori feroci, da Herrera a Mou, anche se non possiede la grazia della frase che resta. Lukaku è fratello di Boninsegna e Vieri, sfondatori disposti a tutto per aiutare la squadra. Centravanti generosi, che riflettono la Milan col coeur in man, campioni della beneficenza come Alessandrina Ravizza, la «contessa del brodo» che sfamava i disperati; o il principe Trivulzio che albergava gli anziani; o gli stessi Moratti, benefattori da sempre. Lautaro è il secondo Toro più famoso di Milano, dopo quello che i turisti pestano in Galleria perché porta fortuna: una giargianata sempre in voga. Nello sprint del panettone, da qui a Natale, il Milan affronterà avversari che sommano 53 punti. Quelli dell’Inter valgono di più: 65. Ma Conte ne giocherà 3 su 5 a San Siro. Più in generale, il Milan è scappato grazie alle sicurezze di gioco, ma l’Inter, che ha organico più solido, più esperto e più profondo, può risalire se trova una logica tattica".

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Sezione: Rassegna / Data: Mar 01 dicembre 2020 alle 12:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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