Young è preso, ora si aspetta Eriksen, Giroud e Moses: Antonio Conte trapianta un pezzo di Premier League ad Appiano Gentile. Anche perché di ex di quel campionato in nerazzurro ci sono già Sanchez e Lukaku. "La scelta di Conte ha un dna molto chiaro e molto trasparente. Questo: l’esperienza al Chelsea ha trasmesso energia a uno che già vive di adrenalina - si legge sul Corriere dello Sport -. Quel calcio ha un fascino che, dal punto di vista di un allenatore stramotivato, fa la differenza da sempre. Inseguiva Lukaku da una vita, gliel’hanno regalato perché Romelu è il ragazzone della porta accanto che, se hai un problema e suoni al suo campanello alle due notte, si mette a disposizione. Ha dato il placet per Sanchez perché il bravo figlio che entra e fa gol senza creare impicci al prossimo è la sintesi perfetta del manifesto di Conte. Young è la bandiera, l’uomo spogliatoio, il leader che ti aiuta anche nei dieci minuti di intervallo. Eriksen ha un vissuto inglese molto importante ma è danese, è un cittadino del mondo perché si è formato all’Ajax. Giroud è un francese che tra Arsenal e Chelsea ha capito un nuovo mondo, si è adattato, ha lavorato con Antonio, ha vinto un’Europa League con Sarri. Sarebbe motivato perché un conto è riscaldare la panchina per premeditazione (a Londra), un altro paio di maniche in un posto dove aspettano te per sussurrarti “contribuisci al nostro sogno”". 
 

Sezione: Rassegna / Data: Sab 18 gennaio 2020 alle 09:35 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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