Per gli amici è 'Nonno' Ballotta. L'ex portiere anche dell'Inter, a Tuttosport prova ad analizzare il caso dei veterani nerazzurri (Dzeko) e rossoneri (Ibrahimovic) che tanto bene stanno facendo in questa stagione nonostante la carta d'identità. "Conta l’esperienza. Contano anche le qualità, la forza e la testa - spiega Ballotta -. Parliamo di giocatori non comuni, che sono dei fenomeni. La partita lo stimolo te lo dà da sola, è l’allenamento che è fondamentale andando avanti con l’età. Io a 40 e passa anni andavo ancora al campo cercando di migliorarmi sempre".

"Zlatan ed Edin sono due campioni ma sono diversi. Dzeko sembra accontentarsi, Ibra mai - asserisce Ballotta -. Pioli sta facendo di tutto per farlo sentire il numero uno e Zlatan così sa che deve dare qualcosa di più. Ora anche Dzeko si sente importante. Ibra è pieno di sé, è convinto di lui, si sente un Dio e questo lo fa essere più determinato di altri. Dzeko ha qualche alto e basso anche a livello mentale. A Roma era stato criticato per questo. Era l’unica alternativa giusta per l’Inter. Di meglio per qualità e prezzo sul mercato non c’era. E oggi sta facendo quello che sa fare…".


















Sezione: Rassegna / Data: Dom 07 novembre 2021 alle 11:44
Autore: Alessandro Cavasinni
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