"Per me non era scontato vedere Inter e Milan così in alto dopo undici giornate" dice Demetrio Albertini, ex regista rossonero intervistato da La Gazzetta dello Sport ad una settimana dal Derby di Milano: "Entrambe sulla carta hanno rose forti, ma il calcio si gioca sul campo e bisogna fare i conti con molti aspetti. L’Inter per esempio ha giocato il Mondiale per club fino a luglio e la stanchezza psicologica poteva pesare. In più c’è un nuovo allenatore che doveva entrare in sintonia con il gruppo. Chivu è stato bravo a riuscirci in tempi brevi. Il Milan invece era reduce dall’ottavo posto dello scorso anno e Allegri ha sistemato parecchie cose lavorando nel precampionato".

Al derby l’Inter arriva avanti in classifica. Giusto così? 
"Sì perché il Milan ha perso per strada troppi punti contro le piccole. L’Inter è andata ko con Juve e Napoli, ma poi ha avuto un passo regolare: Chivu ha trovato il modo di rimotivare un gruppo da anni al top e di inserire i giovani. Non era scontato".

Tatticamente che derby sarà? 
"A Chivu piace alzare la pressione e non è detto che per Allegri sia un vantaggio difendersi basso e ripartire. Contro la Roma che ha iniziato aggressiva, per mezzora il Milan è andato in difficoltà e ha subito parecchio. Se hai uno veloce come Leao e uno che conosce il calcio come Modric, non puoi farti schiacciare".

Quale sarà il duello chiave? 
"Quello a centrocampo perché lì in mezzo le due formazioni si equivalgono e hanno giocatori straordinari: Modric è un fuoriclasse, Rabiot il rinforzo perfetto perché conosceva la Serie A e Allegri; l’Inter ha lo stesso reparto che da qualche anno è una garanzia e ha aggiunto Sucic".

I nerazzurri sono favoriti? 
"Nel derby non esiste una favorita: è una partita che sfugge a ogni pronostico e ha un fascino unico. Lo dice uno che il derby lo ha giocato a Barcellona, Madrid e Roma. Quello di Milano è speciale".

Chi saranno i giocatori chiave? 
"Leao con le sue accelerazioni e Dimarco con i suoi cross".

Inter e Milan lotteranno per lo scudetto fino alla fine? 
"Sì. Indipendentemente da come finirà domenica, si giocheranno il titolo con il Napoli. Juve e Roma sono un passo indietro".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 16 novembre 2025 alle 09:14
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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