RADU 6 - Di testa e di piede, i primi interventi della sua partita sono più da libero che da portiere. Mestiere che non ha disimparato a fare, come si evince dal pugno che rifila a un pallone crossato in area, urlando 'mia' con buona autorità. Un rientro non propriamente noioso dopo tanti mesi passati a fare lo spettatore in panchina, certo non si sarebbe immaginato di incassare due gol senza neanche accorgersene. Il 2-1 è un suo autogol di tacco sfortunatissimo.

D'AMBROSIO 6 - Confermato da terzo di difesa dopo aver sfiorato il gol del colpaccio a Bergamo, presidia senza strafare la sua zona, anche perché davanti a lui Dumfries ha voglia di correre soprattutto dopo la linea di metà campo. La gioia personale, contro quell'Empoli che lo ispira sempre, non arriva solo per un difetto di mira che alla fine stava pesando più del dovuto.

RANOCCHIA 6,5 - All'inizio perde il riferimento dell'uomo che deve marcare, a volte si salva con l'esperienza, in altre gli coprono le spalle i compagni. Sbaglia un gol facile sull'1-0, la difesa che guida va in tilt in 15', si passa così sul 2-1 per l'Empoli, ma da vero capitano ha il merito di segnare il pari con un gol acrobatico da urlo in pieno recupero.

DIMARCO 6 - Nella sua metà campo mette una pezza sporcando un tentativo di Pinamonti a porta vuota dopo un errore di comunicazione tra Ranocchia e Radu che ha ricordato sinistramente quello con la Lazio. Giocata che non gli riesce nel secondo tempo, quando Cutrone gli sfila alle spalle per il 2-1.

DUMFRIES 6,5 - Marchizza gli può leggere solo la targa quando sgasa sulla fascia, specialmente al 13' quando ha anche il merito di pennellare un cross dolce che Sanchez spinge in porta. Va vicino al gol dopo la zingarata di Sanchez su Viti: la sua cavalcata si infrange contro il muro azzurro. Poco male, al tramonto del secondo tempo la sua torre diventa ghiotta per la semirovesciata di Ranocchia.

GAGLIARDINI 6 - Sempre in zona palla, non necessariamente solo per rubarla a un avversario. A volte la tratta anche bene, vedi l'assist che mette nelle condizioni Lautaro di colpire per il 2-0 che non arriva mai. (DAL 77' DZEKO 6,5 Aumenta il peso specifico dell'attacco nel forcing che allunga la partita ai supplementari. Nei quali scippa Romagnoli con una furbata che vale il 3-2).

VIDAL 6,5 - Play solo sulla distinta, le caratteristiche innate di incursore lo calamitano verso l'area di rigore avversaria. Da lì inventa un passaggio chiave che dopo due tocchi si traduce nell'1-0 e recupera palloni che creano sempre insidie. Lavoro prezioso e costante, forse è per questo motivo che non prende bene il cambio prematuro. (DAL 64' BARELLA 5,5 - Il suo apporto è decisamente inferiore a quello del Guerriero, tra i 3 migliori al momento della sostituzione).

VECINO 5,5 - Alla fine, in mancanza dell'insostituibile Brozovic, l'uruguaiano divide democraticamente i tanti compiti svolti dal croato con Vidal e Gagliardini. Ecco perché, rispetto alle abitudini, deve sbattersi anche in fase difensiva, dove non si trova propriamente a suo agio: la punizione concessa a inizio ripresa è lì a testimoniarlo. Prima di lasciare il campo, completa l'opera perdendo il duello a centrocampo con Bajrami che innesca l'1-1. (DAL 65' CALHANOGLU 6 - In una partita con un filo logico difficile da seguire, la sua preghiera in area viene accolta dalla coppia Dumfries-Ranocchia per il 2-2 insperato).

DARMIAN 6 - Il film della partita si svolge soprattutto sul lato opposto a quello di sua competenza. Motivo che non lo sconsiglia dall'accompagnare puntualmente l'azione, ben sapendo che a un certo punto il pallone arriverà dalle sue parti. Come con la Juve, infatti, irrompe in area praticamente assieme a Sanchez, che in questo caso fa tutto da solo anticipandolo con uno stacco vincente. (DAL 65' PERISIC 5,5 Buttato in campo sull'1-1 per trovare il vantaggio, rimane a guardare Cutrone che insacca il 2-1 tutto indisturbato. Prova a scuotersi in attacco, ma risulta sempre poco incisivo).

CORREA SV - L'infortunio dopo appena 3' assume i contorni del dramma quando sul suo volto si disegnano le lacrime. Esce dal campo affranto. (DAL 5' SANCHEZ 7 - Ci impiega appena 8 giri d'orologio per lasciare il segno, con il colpo non esattamente migliore del suo repertorio: il gol di testa. Anche questa volta bisogna aspettare 120' per potergli dire 'grazie' dopo l'assist che illumina Sensi per il 3-2 nel primo tempo supplementare. E' ufficialmente l'uomo del mercoledì, dopo la firma decisiva in Supercoppa di appena 7 giorni fa).

LAUTARO 6 - Il tunnel col quale scherza Stulac ridà vigore ai pochi presenti che erano piombati nel silenzio dopo il guaio muscolare occorso a Correa. Gioca sulle punte, mai per fare accademia: lavoro prezioso lontano dalla porta e dentro l'area, come quando fa il velo che Gagliardini non ha la prontezza di capire. Quando c'è da timbrare, Furlan gli dice due volte di no nello spazio di pochi secondi. (DAL 94' SENSI 6,5 - Arrivederci all'Inter con un gol che vale i quarti di finale).

ALL. INZAGHI 6 - La sua prima Inter senza il totem Brozovic ci impiega 5' a mettere in chiaro le cose, con un giocatore non previsto così presto nel copione del match: il gol di Sanchez addolcisce la pillola amarissima dell'infortunio di Correa. A parte questo fuoriprogramma, scorre tutto liscio fino all'uno-due empolese propiziato dalla rivoluzione tattica di Andreazzoli e dall'atteggiamento distratto della squadra nerazzurra, privata inspiegabilmente anche di Vidal, uno dei migliori, appena dopo l'ora di gioco. Simone viene salvato dall'abbondanza in panchina, da un Ranocchia in versione centravanti che sposta il verdetto ai supplementari, decisi dall'insospettabile Sensi che non doveva neanche esserci.

 

EMPOLI: Furlan 6,5; Fiamozzi 6 (da 71' Stojanovic 6), Viti 5, Romagnoli 5, Marchizza 5,5 (dall'85' Ismajli 5,5); Asllani 6,5 (dal 97' Fazzini sv), Stulac 6, Bandinelli 5,5 (dal 46' Henderson 6); Zurkowski 5,5 (dal 46' Bajrami 6,5); Pinamonti 5,5 (dal 46' Ricci 6), Cutrone 6,5. All. Andreazzoli 6,5.

 

ARBITRO: SACCHI 5 - Troppo permissivo quando Romagnoli si arrampica sul povero Correa: manca un giallo. Vecino rischia qualcosa su Bandinelli in area, troppo poco per dare rigore: giusto. Il penalty il fischietto di Macerata lo dà agli ospiti prendendo però un abbaglio: il Var lo fa ricredere, il tocco di braccio di Dumfries non è punibile.

ASSISTENTI: Bottegoni 6 - Margani 6

VAR: Giua 6,5

Sezione: Pagelle / Data: Mer 19 gennaio 2022 alle 23:40
Autore: Mattia Zangari
vedi letture
Print