Evidentemente Alberto Zaccheroni non ha digerito le parole che in tempi non sospetti Mourinho gli ha attribuito ("Non accetto lezioni da chi sarà ricordato nella storia dell'Inter per aver perso 5-1 in casa"), sarà per questo che l'allenatore cesenate non risparmia al collega un attaco frontale dopo il k.o. contro il Barcellona: "Esclusi Xavi e Iniesta, qua­le dei giocatori di Guardiola in campo martedì potrebbe giocare nell'undici titolare dell’Inter? Milito è supe­riore a Henry, Alves è la riserva di Maicon... Il problema è il gioco, non le individualità. Contro squadre organizzate, che tengono la palla e non la gettano al vento come ha fatto il Bologna sabato scorso, l’Inter andrà sempre in difficol­tà. In Italia si verticalizza e ba­sta, in Europa invece si gioca a pallone.

Il Rubin è an­dato a Barcellona a giocarsela - rincara la dose Zaccheroni -. L’Inter ha permesso al Barça di fare il torello al limite dell’area di Julio Cesar: Stankovic terzi­no su Alves, Zanetti che copre Maicon. Sono consapevole del fatto che i grandi giocatori preferiscano lavorare su tecnica e fisi­co, molto meno ripetere movi­menti tattici per ore al giorno in allenamento. Ma non basta saper giocare la palla, bisogna recuperarla quan­do il possesso è degli altri. E questo si impara solo allenando l’organizzazio­ne, il movimento dei reparti, le distanze. E’ qui che l’Inter deve crescere...".

Sezione: News / Data: Gio 26 novembre 2009 alle 14:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Fabio Costantino
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