Karl-Heinz Rummenigge parla chiaro tanto quanto era chiaro nelle giocate in campo. Se una cosa la deve dire, la dice. "La Champions? Mi spiace per il Milan, ma il grande favorito per la finale resta il Barcellona", fa alla Gazzetta dello Sport. Il presidente dell’Eca, l’associazione dei club europei sempre più influente, era ospite del Qatar per l’assemblea del quinto anno. "Mai visto un campo più bello del Khalifa, dove s’è giocata Spagna-Uruguay. Magari l’avessero Milano, Monaco e Barcellona. Non ho dubbi: sarà un grande Mondiale. Ma dobbiamometterci d’accordo se d’estate o d’inverno. Non mi spiacerebbe una stagione calcistica nell’anno solare, ma per Italia e Spagna non sarebbe facile. Spero che la decisione per il Qatar sia tecnica e non politica: pensiamo a squadre, giocatori e tifosi. Tocca alla Fifa: se ci chiedono un parere…". Alla Fifa potrebbe candidarsi Platini. "Michel è un amico. Grazie a lui c’è pace nel calcio in Europa. Se si candida lo sosterremo". Il messaggio per Platini è: non tocchiamo la Champions. "I club non sentono il bisogno di cambiare. Il problema è l’Europa League: l’Uefa deve impegnarsi di più su marketing e diritti tv". Per De Laurentiis anche la Champions è sottostimata… "Aurelio su certe questioni è, come dire, speciale. La Champions è il torneo più bello e ricco del mondo. Si può sempre chiedere di più, ma ricordiamo da dove siamo partiti: cos’era la Champions negli anni 90 e cos’è oggi che ricava 1,3 miliardi all’anno. Il calcio non è solo televisivo". Cosa pensa di cinque arbitri e tecnologia? "Fifa e Uefa ne discutono troppo e chiedono poco ai club. Noi vogliamo la soluzione migliore: se funzionasse al 100%, sarebbe la tecnologia. In Italia avete parecchie polemiche, anche in Germania i casi non mancano. E non vorrei rivedere il gol fantasma di Inghilterra-Ucraina: gli uomini sbagliano". Il Psg a cosa la fa pensare? "Non ho niente contro gli investimenti, basta che si rispetti il fair-play. Qualcuno dimentica, mal’abbiamo firmato tutti: il deficit europeo è ancora 1,7 miliardi. C’è qualcosa di sbagliato, c’è chi non rispetta le regole. Il Bayern lo fa. Complimenti anche alle italiane: il Milan aveva un forte deficit ma s’è impegnato e ha recuperato, anche se è stato criticato per l’austerity. Strano: anche l’Inter ha risparmiato per rientrare, ma ha ricevuto meno lamentele".

Sezione: News / Data: Gio 07 febbraio 2013 alle 09:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print