A cinquanta anni dalla prima storica Coppa dei Campioni vinta dall'Inter, al sito della UEFA, Sandro Mazzola racconta quei momenti della magica notte di Vienna: "Giocare contro il Real Madrid era speciale perché era la squadra che vinceva sempre nella Coppa dei Campioni. Quando mi torvai nel sottopassaggio a Vienna a un certo punto vidi ad un certo punto Di Stefano che per me era alto due metri, era il dio del calcio era quello che io ammiravo e rimasi lì impietrito. Quando feci il primo gol la partita era finita, di solito esultavo con moderazione, ma quella volta feci due capriole, ero davvero felicissimo. Ad un certo punto venne Luis Suarez mi venne vicino e mi disse 'Tu continua ad esultare che questi ci fanno tre pappine e ci mandano a casa'. Poi feci l'assist per il 2-0 e il terzo che chiuse la partita. Al fischio finale volevo scambiare la maglia con Di Stefano, ma ad un certo punto mi venne incontro Puscas e mi disse 'Ho giocato contro tuo padre, sei degno di lui. Tieni la maglia', e la ho ancora ed è la più importante che ho. Era una gioia immensa, la Coppa la teneva il capitano Picchi che ogni tanto la dava a noi. Quando siamo tornati in albergo non riuscivamo a prendere sonno e continivuamo a parlare, non ci sembrava vero. Ci siamo resi conto solo dopo che avevamo vinto la Coppa dei Campioni. Secondo me la prima è la cosa più importante. Il fatto che vincevo contro la squadra dei miei sogni poi ha reso tutto ancora più speciale per me. Quella rimane la cosa più importante per me".

 

Sezione: News / Data: Mar 27 maggio 2014 alle 15:44
Autore: Gianluca Scudieri / Twitter: @JeNjiScu
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