Ferran Soriano, ad del Manchester City, ribatte duramente alla sentenza della camera di controllo dell'Uefa che ha escluso la squadra inglese dalle Coppe europee per le prossime due stagioni. Intervistato dalla tv ufficiale del club, il dirigente spagnolo spiega la posizione della società: "I tifosi possono essere sicuri di due cose. Il primo è che le accuse sono false. E il secondo è che faremo tutto il possibile per dimostrarlo. Sappiamo che i tifosi ci stanno supportando. Possiamo sentirlo. I fan del City hanno affrontato sfide nel corso dei decenni. Questa è solo un’altra sfida. Staremo insieme, lo attraverseremo e non deluderemo i nostri tifosi. Penso che il club debba dire qualcosa. Deve dirlo per noi, per i nostri stakeholder, per i fan e per l’intera famiglia del Manchester City in tutto il mondo. Tuttavia, dobbiamo stare attenti. Dobbiamo essere rispettosi come lo siamo stati riguardo questo processo, che continua. La cosa più importante che devo dire oggi è che le accuse non sono vere. Semplicemente non sono vere. Il proprietario non ha messo soldi in questo club che non siano stati correttamente dichiarati. Siamo una squadra di calcio sostenibile, siamo redditizi, non abbiamo debiti, i nostri conti sono stati esaminati molte volte, dai revisori dei conti, dai regolatori, dagli investitori e questo è perfettamente chiaro".

Soriano rigetta anche l'accusa di mancata collaborazione da parte del club mossa da Nyon: "Abbiamo collaborato a questo processo. Abbiamo consegnato un lungo elenco di documentiche riteniamo prove inconfutabili del fatto che le affermazioni non siano vere ed è stato difficile perché lo abbiamo fatto in un contesto in cui le informazioni sono trapelate ai media, in un contesto in cui ci siamo sempre sentiti come se fossimo considerati colpevoli ancora prima che qualsiasi cosa fosse discussa. Alla fine, però, questo è un procedimento interno che è stato iniziato, portato avanti e giudicato da questa camera sul FPF dell’Uefa". In conclusione, l'ad afferma che anche Pep Guardiola è al corrente della situazione: "Però questo non è qualcosa per cui lui debba rispondere. Si concentra sul calcio, si concentra sulle partite così come i giocatori. Sono calmi, concentrati e questa questione è più una questione di business, una questione legale che qualcosa che riguardi il calcio". 

Sezione: News / Data: Mer 19 febbraio 2020 alle 22:06 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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