Intervenuto in diretta su Sportitalia, il capo ultras Franco Caravita ha espresso ulteriormente il parere della Curva Nord, partendo dalla probabile conferma della fascia a Mauro Icardi: "In questo momento c'è da valutare le motivazioni della società che l'hanno portata a questo compromesso. Ricucire? Dopo quello che è stato scritto sul libro, non un articolo dettato sotto pressione o istintivamente, penso non si possa ricucire perché le parole nei nostri confronti sono molto pesanti. In questo momento siamo noi gli ostaggi che guadagnano milioni di euro, gente che va a chiedere contratti milionari si comporta da bambino viziato. Io tifo per l'Inter, ma tu non puoi considerarmi un tifoso imbecille perché tiri due calci al pallone. In più c'è l'aggravante di essere minacciati dicendo falsità. Icardi come giocatore dell'Inter per noi è morto, auspichiamo che lui ritiri questo libro e per noi la faccenda si potrà chiudere. Ma ricucire il rapporto assolutamente no. Fino all'altro ieri mi salutava e di nascosto mi voleva ammazzare. Un uomo non può sopportare questo. Si tratta di un'infamia inaccettabile, se pensa di essere un uomo vero ritiri il libro ma con la testa che ha non lo farà mai. Lo striscione di ieri sera è emblematico, dice che porta 100 argentini e quando lo farà lo aspetteremo. Siamo allibiti perché è una storia senza senso raccontata con bugie. Avesse detto la verità sarebbe stato un fatto accaduto di cui avevamo già discusso. Il rapporto era ricucito. Anche ieri abbiamo fatto il tifo fino al 90' mentre il resto del pubblico che ci fischiava restava seduto senza sprecare fiato per tifare. Che colpa abbiamo? Perché è stato scritto questo sul libro? Siamo allibiti, non c'è spiegazione e siamo senza parole. L'aggressione? E' stato Brambati che ha voluto farsi bello davanti alla gente. Non c'è stata nessuna denuncia alla Digos di qualsiasi aggressione, è solo di falsità. Siamo ultras ma mettiamo sempre la faccia quando facciamo qualcosa, senza menzogne. Se Icardi può essere l'uomo giusto per ricostruire un'Inter vincente? Noi siamo tifosi e dobbiamo accettare le decisioni della società. Se lei pensa sia il meglio per l'Inter lo possiamo accettare o meno, ma bisogna fare buon viso a cattivo gioco. possiamo solo portare il nostro amore nello stadio e in giro per l'Italia. Noi siamo solo tifosi, è la società che decide. Le parole di Zanetti? Capiamo che in questo momento c'è un vuoto societario, il 29 ci sarà il CdA e si deciderà chi resterà. Dopo questi fatti è ancora più evidente, chi ha sbagliato nella pubblicazione del libro deve pagare, come succede a tutti. Solo in Italia chi sbaglia non paga mai. Ci fa piacere quello che ha detto Zanetti, parole dettate dalla sua esperienza. lui ha sempre rispettato i tifosi, anche con lui abbiamo avuto momenti delicati, quando la squadra non vinceva. ma ha sempre guardato in faccia alla realtà, ci siamo parlati sempre in modo franco. Noi non pretendiamo di uscire coi giocatori, ci basta un rapporto semplice e reale. l'importante è l'Inter, non noi o i nostri rapporti col club. Qui sembra che l'Inter venga in secondo piano. Ci hanno accusato che l'Inter ha perso ieri per colpa nostra ma al 70esimo i giocatori non ne avevano più. Non siamo così forti da cambiare un risultato. La foto su Instagram di Icardi? Lui non la lascia mai sola? Se segna segna per l'Inter, non lo ringrazieremo ma ringrazieremo l'Inter che vince. Non ci spiace se gioca e segna, ben venga. Ma il distacco è quello, se si considera al di sopra di tifosi e Inter sono affari suoi. Noi c'eravamo, ci siamo e ci saremo. Icardi ci sarà? Noi siamo l'Inter, non per arroganza. Io sono qui da 40 anni, ho visto passare migliaia di calciatori, dirigente, di tutto. Ma io sono ancora qui perché io amo l'Inter e loro la sfruttano. Come verrà accolto Icardi alla prossima partita in casa? Non so, vedremo al momento".

Sezione: News / Data: Lun 17 ottobre 2016 alle 16:43 / Fonte: Sportitalia
Autore: Redazione FcInterNews.it
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