Juventus-Inter vista da Spillo Altobelli. La Gazzetta dello Sport dà spazio all'ex bomber che analizza così a 360 gradi dal proprio punto di vista la gara di Torino: "Era una partita super importante che l’Inter è andata a giocarsi a Torino non con il 3-5-2, modulo che poteva sembrare ed essere più difensivo ma con un 3-4-3 tutto d’attacco. Pronti via, ecco il gol Juve: l’errore dell’assistente è stato incredibile (non ha visto un fuorigioco di un metro, e quello di un centimetro sì) ma la difesa nerazzurra dopo dieci secondi non può essere così alta. Anche quello della linea nerazzurra è stato un errore abbastanza grosso. Il primo tempo è stato viziato da quello sbaglio, e da lì l’Inter è andata in difficoltà. Poi però Stramaccioni è stato bravissimo: ha bloccato la forza della Juve, Lichtsteiner, che andava espulso, era stato fermato da Nagatomo e Asamoah è stato annientato da Zanetti, giocatore super, dove è lui non si passa.

E poi brava l’Inter a bloccare la fonte del gioco juventino, Pirlo: a turno Palacio e Milito gli hanno dato fastidio, impedendogli di giocare il suo calcio. Confesso, all’inizio ero preoccupato per il Cassano titolare: a Torino, in una trasferta delicatissima e in uno stadio che lo avrebbe coperto di fischi dopo la storia dei soldatini. Invece ha fatto una prova di grande maturità, è rimasto sempre tranquillo, dimostrando ancora una volta di essere un giocatore fantastico. Superlativo è invece l’aggettivo per Milito: è tra i più forti al mondo, con la Juve lo si è visto nella freddezza con cui ha battuto il rigore e nell’opportunismo sul secondo gol. Nella ripresa, anche e soprattutto dopo la parità, l’Inter ci ha creduto fino alla fine: è stato davvero un gran secondo tempo. In generale, ho visto una squadra, l’Inter, che sta bene e che gioca un buon calcio, che ha fiducia e un gruppo davvero forte. Ora nessun obiettivo deve essere considerato proibitivo, ora non vanno posti limiti: la Juve è forte e organizzata, ma l’Inter l’ha messa in difficoltà con il gioco e con i singoli.

Oggi anche l’Inter ha una panchina importante: basta vedere l’azione del raddoppio con il contributo decisivo di Guarin, appena entrato. Stramaccioni non ha 11 giocatori, ma un gruppo vero: in questo è come la Juve, dove chi gioca o no fa lo stesso e chi entra è in grado di fare la differenza. Nelle ultime giornate tra Catania e Bologna la Juve ha fatto fatica, evidentemente sono in una fase di leggero calo. Per questo l’Inter ci deve credere: loro hanno anche la Champions, dove spendono tanto mentalmente. Ripeto, l’Inter deve approfittarne".

Sezione: News / Data: Dom 04 novembre 2012 alle 20:33
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
vedi letture
Print