Vediamo qual'è la reale situazione extracalcistica della famiglia Moratti:
1) sono proprietari della SARAS la più grande,efficiente e moderna raffineria italiana, sita a Sarroch vicino Cagliari, e tra le primissime nel mondo per capacità di raffinazione, perfettamente integrata e compatibile con l'ambiente circostante;
2) il fatturato è di circa 11miliardi (!) di euro/anno con un consolidato 2012 in negativo di circa 10 milioni di euro;
3) tale situazione non è dovuta tanto alle oscillazioni del prezzo del greggio e valutarie di cambio euro/dollaro, che deve essere acquistato in anticipo di 6 mesi per 6 mesi, quanto alla diminuzione dei consumi di carburante dovuti sia alla crisi economica che alle elevatissime accise che vi gravano, quindi la raffineria lavora a poco più della metà della capacità max;
4) la concorrenza delle raffinerie dell'estremo oriente (Cina,India ecc.) nonostante il  basso costo della manodopera e le nulle tutele sanitarie o vincoli ambientali non si fa sentire più di tanto data l'elevatissima efficienza del modernissimo impianto di Sarroch;
5) pertanto la disponibilità economica della famiglia Moratti  deriva dagli elevati e molto criticati dagli azionisti dei compensi per i loro incarichi nel CdA della SARAS e dalla vendita di “certificati verdi” derivati dalla produzione di energia alternativa, sempre in Sardegna legata ad impianti eolici, fotovoltaici e così via dicendo che son ben poca cosa rispetto agli utili della SARAS di soli 5aa fa;
6) tra i competitors ENI ha denunciato un “rosso” di oltre 600ml. per il 2012 compensato dagli introiti della vendita di gas di cui è monopolista nazionale, i Garrone sono completamente usciti dal business cedendo gli impianti di raffinazione ai russi della Lukoil e gli impianti eolici ai francesi di GDF SUEZ(14% di quota di mercato nazionale) ed API-IP soffre la vetustà degli impianti;
7) i Moratti proprio per ovviare alla situazione di cui sopra hanno stretto un accordo, per ora solo commerciale, con i russi della Rosneft per lavorazione e commercializzazione del greggio proveniente dalla Siberia ed altre regioni dell'ex URSS:
8) Saras ha presentato il 13 marzo lo studio di impatto ambientale del "progetto Eleonora" consegnato alla Regione Sardegna, avviando cosi' la fase di istruttoria dalla procedura di valutazione di impatto ambientale. Obiettivo del progetto e' quello di confermare la presenza di gas naturale in cinque serbatoi geologici sovrapposti tra i 600 e i 2.850 metri di profondita'. Si tratta di giacimenti convenzionali che non prevedono l'utilizzo di alcuna tecnica di fracking e che secondo le stime dei geologi, contengono almeno 3 miliardi di metri cubi di gas metano (circa 300.000 abitazioni) "Qualora venisse trovato il gas ad Arborea, sarà costruito il centro di trattamento in un'area industriale gia' attrezzata, come ad esempio quella di Oristano. Saras non distribuira' il gas all'utente finale, ma lo cedera' ad operatori sardi che si faranno carico della fase di vendita ai consumatori. Il gas sardo rimarra' alla Sardegna..
Mentre la Fiat o meglio la Exxor, holding capofila, oltre a tutto quello scritto  sul famigerato libro “FIAT quanto ci costi” che ormai risale a10 aa. or sono si è resa responsabile della vendita della Alpitur subordinata al mantenimento degli aiuti di stato ma soprattutto del riacquisto delle azioni detenute in pegno dalle banche  senza procedere all'OPA danneggiando enormemente i piccoli azionisti grazie ad una anomala interpretazione del meccanismo di SWAP
Da quanto sopra si evince che mai come ora l'Inter è per Massimo Moratti, unico presidente veramente “SIGNORE” del calcio italiano, un “vorrei ma non posso” e  se a ciò aggiungiamo alcune Sue note caratteriali di impulsività e di coinvolgimento emotivo nel bene e nel male della “creatura” Inter ecco che si perpetua il “tritacarne” di Ravaioli  mentre ci sarebbe bisogno di razionalità e compattezza attorno a Strama che non ci scordiamo ha perso Samuel senza il quale Juan e Ranocchia sono pesci fuor d'acqua, Milito poteva essere sostituito da Livaja e tutti sappiamo come è andata, Gargano non vale la decima parte di Duncan da gennaio in prestito al Livorno(!) ed oltretutto dovrebbe essere riscattato per 5,5ml., Pereira e Silvestre inadeguati, la pessima gestione del caso Snejider, Alvarez mezzo giocatore, Nagatomo vittima già di tre infortuni quest'anno, Chivu il cui rinnovo è costato 7 ml. Lordi/anno, Cambiasso e Zanetti che non corrono più come una volta, Mudingay con il tendine d'Achille rotto, Kuz acquisto inspiegabile vista la mediocrità del giocatore e con un ingaggio di 3ml. Lordi/anno oppure quello di Rocchi costato 2ml di euro lordi (!) per 6 mesi di contratto ma cosa più grave svendendo metà Livaja all'Atalanta società satellite della Juve.
Qua tutti hanno le loro colpe:  preparatori atletici, Fisiatri, Medici Sportivi, Fassone ( a cui da un pezzo avrei dato il benservito) che ha gestito malissimo le elezioni in Lega da cui l'Inter è rimasta fuori da tutto con il rinnovo di Beretta e Galliani vice ed un ritorno in termini di favori arbitrali al Milan notevole, la defenestrazione di Paolillo da AD con conseguente non rinnovo nel board dell'Uefa ed il cui posto è stato preso dal “giovin signore” Andrea Agnelli che così con Platinì fanno il bello ed il cattivo tempo ma non solo lasciando la guida vincente del settore giovanile in mano a persone inadeguate per capacità manageriali, Branca, detto per inciso persona onesta a differenza di alcuni suoi predecessori, che vuole bene alla società ma supponente ed incapace a riconoscere le  proprie responsabilità nella campagna acquisti-cessioni di cui sopra. Chi si pensa che un “traghettatore” cambi in meglio la situazione si illude semmai la cambierebbe in peggio e con ulteriori costi. Poi di allenatori bravi o meglio migliori di Strama, sulla piazza non ne sono per un motivo o per l'altro. Ed allora è troppo facile prendersela con Strama, che a pieno organico ha vinto 10 partite di fila non ce lo scordiamo.
Caro Presidente punti sui giovani come peraltro sta già facendo, ma sempre con Strama (lo so che Tu BoA non condividi), perché se in cassa non ci sono soldi per acquistarli i campioni bisogna crescerseli in casa ed allora occorre tempo come per Wenger all'Arsenal o Lucescu allo Shaktar e di giovani di valore ne abbiamo, vedi M'Baye, Benassi, Longo, Duncan, Garritano, Ougunseye, Tassi, Pasa solo per citare i più importanti del vivaio, accettiamo 2-3 stagioni di transizione che, capisco, sono difficili da digerire per una squadra blasonata come l'Inter ed il tempo sarà galantuomo, ma noi bauscia preferiamo il 10° posto al 4° in classifica a patto di ricostruire un top team, poi se a livello di SARAS tornerà liquidità tanto meglio.
Ma con un A.D. come Fassone, nativo di Pinerolo (Comune adiacente Villar Perosa) e con trascorsi in Juve e  e Napoli che ha  così pessimamente gestito le relazioni con la cordata Cinese e le elezioni in Lega e vorrebbe cacciare Strama per far posto a Mazzarri ed al cui cospetto anche il peggior Branca è un genio, cosa si vuole pretendere? Ed ancora anche il resposabile marketing e quello logistica sono passati attraverso società della holding Exxor.
Inutile dire che non credo  non esistessero  persone di comprovata fede interista con analoghe competenze.
maurizio.bazzucchi@tin.it
La famiglia Moratti, alle prese anche con un complicato passaggio generazionale, ha avviato da tempo una profonda riflessione sulla SARAS. Lo scorso 15 dicembre è stato siglato a Monaco un accordo con i russi di Rosneft che con ogni probabilità rappresenterà più di una joint venture. Un futuro matrimonio azionario tra i due colossi dovrebbe essere la naturale evoluzione di un attuale rapporto che prevede una partnership per commercializzare e lavorare il greggio. I Moratti potrebbero, così facendo, seguire la scelta della famiglia Garrone ( che comunque non è ancora uscita completamente dal vecchio business, in quanto non ha ceduto l’intero pacchetto azionario della Erg ai francesi della Total e per ora alla Lukoil è stato consegnato “solo” l’80% dell’impianto di Priolo Gargallo in provincia di Siracusa), e quindi differenziare, convertendosi alle energie verdi.
Nelle riflessioni del momento uno spazio importante è destinato ovviamente anche al futuro della nostra Inter. Non è un mistero che la banca d’affari Lizard di New York ha in mano una “brochure” in cui viene reclamizzata l’Inter ai potenziali acquirenti o, potenziali soci.
E’ chiaramente una situazione tutta in divenire ma, la nostra attenzione deve essere posta ai massimi livelli.
Su tutto il resto della mail, penso che le tue considerazioni siano più che condivisibili. Anche se, su Stramaccioni non mi convinci…
BoA

PS: Per quanto riguarda la (grande) differenza tra i Moratti e gli Agnelli non aggiungo altro: l’ottima tua citazione del libro “ Fiat quanto ci costi”, rappresenta quanto di meglio ci sia per capire i danni che la famiglia Agnelli ha creato nell’Italia repubblicana. Consiglio vivamente a tutti i lettori della “Posta del BoA” di leggere questo libro scritto da Michele De Lucia in cui, tra l’altro, si scopre che: dal primo gennaio 1977 al 28 febbraio 2002 la società torinese ha beneficiato di ben 6.372.929.914 ore di cassa integrazione, per un totale di circa 120 milioni di euro di spesa per lo stato italiano.

 

 

Ciao grande BoA
Come tu ben sai il mercato è come se fosse sempre aperto e le voci sono sempre tantissime, quando Sanchez è andato al Barcellona mi è dispiaciuto moltissimo perché penso che sia uno di quei calciatori che per noi andrebbe benissimo. Adesso il suo nome è tornato in auge e vorrei sapere se secondo te alla fine arriverà all’Inter. Io ci spero tanto.
Un grande saluto a te e a tutta la redazione di FcInter.
Marco Colombo.

E’ difficile. Il mercato nerazzurro dipenderà anche dal risultato del lavoro della banca Lizard (vedi risposta alla precedente mail). I numeri del bilancio nerazzurro sono impietosi e, giusto per tenerli sempre a mente, è il caso di rileggere l’articolo di FcInterNews relativo alla ricerca effettuata dalla Gazzetta dello Sport: 


Studio Gazzetta: Serie A in 'rosso' e Inter maglia nera.
29.03.2013 10:45 di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport


Anche quest'anno la Gazzetta dello Sport pubblica uno studio sui bilanci dei club di Serie A e il quadro generale che ne emerge è piuttosto cupo. “La situazione del calcio italiano, parafrasando Adriano Celentano tifoso di quell’Inter che registra il deficit più alto, non è buona – spiega la rosea -. La Serie A perde 300 milioni (292 per l’esattezza), non riesce a contenere i costi come dovrebbe, vede incrementare i debiti. I ricavi continuano a crescere a dispetto della recessione del Paese, ma la lunga corsa degli anni Duemila pare doversi arrestare da un momento all’altro: nemmeno l’1% in più rispetto alla stagione 2010-11”. Ovviamente il riferimento è alla stagione 2011-2012.


CONTI IN ROSSO – Secondo l'indagine portata avanti dai colleghi della Gazzetta, la maglia nera spetta proprio al club di Moratti, che continua a chiudere in rosso i propri conti. I ricavi maggiori arrivano dai diritti tv (112,4 milioni di euro), poi dal commerciale (42 milioni) e dallo stadio (23,3 milioni), mentre 28,1 milioni giungono da altre voci correlate. Eppure non si naviga in buone acque. “L’equilibrio dei conti nerazzurri rimane un miraggio – spiega la Gazzetta –. Le perdite consolidate del 2011-12 sono ammontate a 89,8 milioni, in linea con i 91,5 dell’anno prima. Nella scorsa stagione i ricavi sono crollati da 227 a 206 milioni e andrà ancora peggio quest’anno, non potendo più contare sui soldi della Champions. Non a caso la semestrale ha chiuso in rosso di oltre 50 milioni: a giugno il risultato finale non si discosterà dall’ultimo. E' a pieno regime, tuttavia, la cura dimagrante degli stipendi: nel 2011-12 il taglio è stato di 25 milioni, quest’anno la stima ammonta a 45”.
 

DEBITI CON LE BANCHE – “Per l’Inter 150 milioni di passivo con le banche e 25 con altri finanziatori. Suona strano che sovente, sotto questa voce, ci sia il Credito sportivo, non nelle vesti di banca pubblica che finanzia la costruzione di stadi o palestre, ma di istituto che anticipa i proventi commerciali”, evidenzia ancora la Gazzetta. Insomma, Moratti non può certo dormire sonni tranquilli e questo studio spiega (almeno in parte) il grosso ridimensionamento del club che appena tre anni fa vinceva tutto con campioni top mondiali.

 

 


Non butterebbe più a terra la maglia....Chi se ne frega di una persona cosi noi interisti non ne vogliamo sapere, era tutto studiato con Raiola per in un modo o nell'altro arrivare poi al Milan. Sarà un grande giocatore ma resta e resterà un piccolo uomo.
giampaolo-test@libero.it


Ciao Andrea, i nomi che girano per il mercato estivo della nostra squadra sono allucinanti,si parla di Campagnaro e Andreolli come calciatori già presi per la prossima stagione,spero proprio che non sia vero,perchè di pippe in squadra ne abbiamo abbastanza,ho letto poi che la società avrebbe l'obbligo di riscattare
Gargano a Giugno,trovino la soluzione che gli pare,ma a fine campionato devono imbarcarlo sul primo aereo per Napoli,non poteva mancare un cenno su quello
che ha detto l'amministratore delegato della seconda squadra di Milano,secondo cui non è grave gettare a terra la nostra gloriosa maglia,ha proprio ragione chi
dice che un bel tacer non fu mai scritto,concludo con un BUONA PASQUA A TUTTI GLI INTERISTI
mariagrazialoscri@yahoo.it

Mamma mia quante mail inerenti alle dichiarazioni di Galliani e Balotelli degli ultimi giorni. Soprattutto l’attaccante del Milan ha occupato, non poco, lo spazio della casella di posta elettronica. La cosa veramente  curiosa è che tutti, ma proprio tutti, hanno concluso i propri scritti giudicando Balotelli come un grande calciatore ma, nello stesso tempo, come un piccolo uomo.
Vox populi, vox Dei… 
BoA

 


Nel darvi l’appuntamento con “La posta del BoA” per sabato prossimo, auguro a tutti voi e alle persone a voi più care, una Pasqua all’insegna della serenità. Ciao!
BoA

 

Sezione: La Posta del BoA / Data: Sab 30 marzo 2013 alle 00:20
Autore: Andrea Bosio
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