Intervistato dal quotidiano Il Foglio, l'ad di Pirelli Marco Tronchetti Provera fa un ampio discorso sulle proprie passioni sportive, dalla vela con Luna Rossa che fra qualche giorno si giocherà l'America's Cup, al calcio e alla sua Inter. Inter che purtroppo è costretto a vedersi da casa: "Per un amante del calcio non andare allo stadio è una sofferenza, come lo è vedere le partite in stadi vuoti. Però va riconosciuto che, polemiche a parte, Federazione e Lega hanno lavorato bene per far ripartire il campionato". Campionato dove ora sta facendo la voce grossa proprio la squadra nerazzurra: "Ci sono momenti in cui lo sport offre grandi soddisfazioni. L’Inter al momento gioca un buon calcio, ha dei giocatori forti ed è messa in campo bene… Ci stiamo divertendo. Quando siamo usciti dall’Europa ero certo che Antonio Conte avrebbe reagito con uno scatto di orgoglio. Lo si vedeva dalla sua reattività in quel periodo, era un uomo che stava soffrendo e doveva in qualche modo venirne fuori. E c’erano solo due strade, uscire dal progetto o vincere".

L'Inter ha optato per la seconda strada, per la gioia di Tronchetti: "Mi aspettavo che i risultati potessero arrivare perché la squadra è buona e l’allenatore un uomo di successo che ha vinto dovunque sia andato, dalla Juve alla Nazionale e anche in Inghilterra. Mi ha colpito l’evoluzione di alcuni giocatori che sono andati al di là delle attese. Dallo stesso Romelu Lukaku, pur bravissimo, non mi aspettavo così tanto. È sorprendente nell’utilizzo intelligente della sua potenza non solo come trascinatore, ma per come sa appoggiare la palla e integrarsi con i compagni. È un giocatore straordinario, cresciuto tantissimo, però Ronaldo avrà sempre un posto speciale nel cuore di noi interisti. Ma penso anche a Nicolò Barella o ad Alessandro Bastoni. È rientrato in gioco anche Christian Eriksen. È stato bravo Conte a trovare le giuste motivazioni e il giusto assetto per esprimere del buon calcio. E poi mi piace vedere come tutti abbiano voglia di giocare fino all’ultimo minuto.. Mi ha colpito vedere la disponibilità di Ivan Perisic nelle ultime partite, vedere la squadra cercare il gol fino al novantesimo anche quando sta vincendo 2-0. Ha uno spirito che è quello della squadra del Triplete. Sono caratteristiche di una squadra di successo, capace di mantenere la stessa tensione per 90 minuti”.

E a proposito di Triplete, inevitabile un parallelo tra Antonio Conte e José Mourinho: "Mou, per chi ha vissuto certi momenti certa passione, è stato qualcosa di particolare. Arrivò in un’Inter proiettata a vincere tutto. Era un interista al cento per cento, lo abbiamo visto soffrire con la squadra e poi esaltarsi. Conte è un professionista capace e poi vedremo, il suo percorso vincente deve ancora cominciare. Al momento il record di Mourinho nell’Inter è superiore". Si parla poi della fine del legame di sponsorship tra Pirelli e il club nerazzurro: "Dopo 27 anni era normale uscirne. Era una decisione presa da tempo. Era naturale che ci fossero sponsor interessati e anche disposti potenzialmente a investire più di noi. E comunque ci sentiamo parte della storia dell’Inter. Per questo manterremo il legame".

Capitolo futuro Inter: "Stando a quanto si legge, credo che Suning intenda sostenere l’Inter oggi cercando dei partner. L’Inter ha comunque un appeal per degli investitori, vedremo se minoritari o no. L'azionariato popolare? Ci sono formule di varia natura come l’azionariato diffuso del Bayern dove però ci sono sponsor forti come Allianz che danno garanzie… C’è bisogno di investitori solidi che mettano a disposizione cifre importanti per gestire una squadra di calcio e quelle cifre non può garantirle un azionariato popolare. Ci può essere una partecipazione di questo tipo, ma non una proprietà suddivisa tra tanti piccoli soci”. Ma come finirà questo campionato? "Con le dovute cautele scaramantiche mi sorprenderebbe un calo della Pazza Inter. In altre occasioni soffrivo perché sentivo che poteva succedere. Quest’anno sarei molto sorpreso se accadesse. Se guardo all’organico la Juventus è strutturata e completa, il Milan ha una forte motivazione e riesce a esprimere una voglia di vincere che è un elemento di forza”. Ma se l’Inter non fa la pazza non ce n’è per nessuno". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 06 marzo 2021 alle 21:23
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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