Ha provato a mischiare le carte senza neanche convinzione, Roberto Mancini. A domanda diretta sul modulo (difesa a tre o a quattro?), durante la conferenza di presentazione, il nuovo l'allenatore dell'Inter ha persino chiamato in causa il presente Javier Zanetti per farsi supportare, senza ottenere molto credito: "Sinceramente non ho grandi problemi, anche Zanetti può dire che abbiamo giocato qualche volta a tre, l'ho fatto anche al City e al Galatasaray. Non c'è nessun problema, sia con la difesa a tre che con quella a quattro".

Vero che l'abbia testata in passato, ma solo in casi eccezionali. Però le intenzioni di Mancini sono state chiare sin dal primo allenamento, sotto una pioggia battente che lo stesso si augura porti fortuna. Assenti i sette nazionali, il Mancio ha subito provato qualcosa di nuovo rispetto all'ultimo anno e mezzo: la difesa a quattro. Nessuna indicazione sulla formazione ideale, probabilmente deve capirla anche lui. Ma le prime esercitazioni sul campo tradiscono le sue intenzioni: 4-3-1-2, nello specifico, con un Palacio impiegato in posizione più arretrata, quasi da trequartista, dietro Icardi e Osvaldo. In altre parole, tutti gli attaccanti in rosa contemporaneamente sul rettangolo di gioco, anche se sulla trequarti dovrebbe agire Kovacic, oggi assente così come la prima alternativa Hernanes, sulla via del recupero.

Il modulo in questione è quello che lo ha portato a vincere tanto proprio in nerazzurro, oltre ad averlo utilizzato anche a Manchester e a Istanbul. Lo conosce bene e si fida ciecamente, pur prevedendo altre varianti che però, con la rosa attuale, l'Inter non gli offrirebbe. Gioco delle coppie, durante il primo allenamento post-firma, con Nagatomo e D'Ambrosio sulle fasce, Andreolli-Juan centrali e Vidic alternativa del pacchetto di marcatori, in compagnia di Gyamfi, Dodò e Donkor. Detto dell'attacco, a centrocampo si sono visti Guarin a destra, M'Vila centrale e Obi a sinistra, con Palazzi, Gnoukouri e Krhin prime alternative. Nulla di eclatante, di certo però è chiaro che Mancini conosca già i giocatori a propria disposizione, avendoli piazzati nei ruoli più in linea con le loro caratteristiche. Ed è già un buon inizio.

Bisognerà chiaramente attendere la fine degli impegni con le nazionali prima di poter capire che Inter il Mancio ha intenzione di proporre nel derby, alla sua prima uscita, ma si può asserire con quasi assoluta certezza che Inter-Hellas sia stata l'ultima partita in questa stagione con la difesa nerazzurra a tre. Una chiara rottura con il passato che, ci si augura, possa portare benefici alla manovra e all'atteggiamento dei giocatori.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 15 novembre 2014 alle 21:15
Autore: Redazione FcInterNews.it
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