L'Inter cambia marcia con Beppe Marotta al timone e Antonio Conte in panchina. Una sorta di rivoluzione filosofica in casa nerazzurra, i cui benefici già si vedono anche al di là dei 6 punti su 6 racimolati in campionato. Confermato Ausilio (rinnovo fatto, l'ufficialità a breve), è stato riportato alla base Oriali. "Oltre agli uomini però sono cambiati anche gli obiettivi: la prima dimostrazione è che dai nuovi contratti dei giocatori è sparito il premio in caso di qualificazione alla Champions. Un particolare? Mica tanto - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Piuttosto un segnale che la società ha deciso di alzare l’asticella e che la partecipazione alla Champions deve essere un punto fermo. Il “credito” del quale Marotta godeva nei confronti della proprietà è stato poi decisivo per portare avanti una campagna acquisti nella quale la famiglia Zhang si è impegnata (tra prestiti, diritti di riscatto, bonus e acquisto dei cartellini) per oltre 180 milioni. Così è arrivata la beffa alla Juve per Lukaku. Un discorso a parte lo meritano le cessioni: dopo aver raggiunto a fine giugno quota 40 milioni di plusvalenze, l’Inter non è più riuscita a monetizzare altre partenze (risoluzione per Miranda, prestiti per Nainggolan, Dalbert, Perisic, Joao Mario e Icardi), ma aver risolto un caso potenzialmente esplosivo come quello dell’ex capitano è stato importante. In più il riscatto del Bayern di Perisic per 20 milioni è considerato assai probabile". 

Insomma, con queste premesse non è più impossibile pensare a un assalto al trono della Juventus. Un'idea corroborata proprio dal fatto che Conte ha avuto la rosa che desiderava per le sue idee tattiche. "Con lui i calciatori sanno sempre come muoversi perché, nel 3-5-2, nessuno viene "inventato" in un ruolo da un giorno all'altro: ogni nerazzurro si specializza in una posizione e impara nel dettaglio i movimenti e le giocate da fare - evidenzia la rosea -. Puntualità e sacrificio per la squadra sono le parole chiave dell'ex ct. L'obiettivo è fare gruppo. Sempre. Anche dopo un gol. Avete fatto caso alle esultanze e agli abbracci collettivi al compagno che ha appena segnato? Non sono casuali neppure quelli: le reti si festeggiano tutti insieme. Nel metodo Conte i particolari... contano".

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 05 settembre 2019 alle 08:15 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print