Una strana coppia. Due lettere tanto diverse quanto... uguali. La prima, una M grintosa, spesso senza voce e che martella, instancabilmente. Poi l'altra. Una M da 69 kg muscolari e di potenza racchiusa in 171 cm di altezza esplosiva. Sembra quasi la storia - calcisticamente parlando - di un padrone con il suo fedele, fedelissimo amico a quattro zampe. Che non tradisce mai. Walter Mazzarri e Gary Medel, i gemelli diversi partiti da San Vincenzo e Pudahuel per ritrovarsi a Milano in questo 5 agosto 2014. Trattativa lunga, complessa, ma praticamente mai messa in discussione con due parti che non vedevano l'ora di abbracciarsi. Anche se il mister...

Sì, WM voleva fortemente il suo mediano, ma forse la prima idea portava a Napoli dove Walter conosce tutto di tutti e l'affidarsi a un Valon Behrami compagno di tante battaglie appariva come la soluzione più logica. Ma De Laurentiis ha detto no e allora sguardo alla tv, emissari a sondare il terreno per vedere un toro che bruciava l'erba sui campi verdeoro in un Mondiale comunque storico, per la Roja cilena e per lo stesso Gary. E probabilmente qui c'è stata la svolta, definitiva nella mente di Mazzarri che si è deciso a puntare su questo centrocampista, anche difensore centrale atipico, ma non troppo. Gambe da lottatore che gli hanno permesso di arrivare prima di tutti sulla sfera, palla a terra come nel gioco aereo perché muscoli e fame permettono anche ai più piccoli di battere i grandi, Spagna compresa. I rigori contro il Brasile poi hanno detto altro, ma il mese brasiliano del Pitbull cileno è quello del salto, della fama conquistata. Polmoni che tra difesa e mediana pressano, corrono e danno il cuore. Lo stesso che gli ha permesso di scendere in campo contro Hernanes e compagni nonostante lo stiramento ancora freschissimo. Cuore, quindi. E l'uscita anzitempo - ma si fa per dire - nel secondo tempo supplementare è già nell'almanacco dei gesti eroici.

Cuore. E sentimenti. Forse è presto per parlare di tanto dopo aver trascorso solamente qualche ora a Milano, ma le premesse ci sono tutte. Nerazzurri anteposti a qualsiasi altra destinazione perché troppo forte il richiamo di una società così blasonata e che ora si sta dedicando all'opera di 'rialzo internazionale'. Peccato per qualche immagine di repertorio che oggi suona forse un po' come una nota stonata, ma nel calcio di oggi i giocatori cambiano maglia con facilità. Al contrario di un cuore - ancora lui - che un guerriero ha sempre dentro di sé. Merce rara oggi. Medel, un lottatore che di questo se ne intende e sa come si fa. I tifosi lo perdoneranno e ora sognano. Tra la mitraglia di Osvaldo e i chilometri cileni, per non parlare degli altri new faces, Walter Mazzarri già ride, ma non lo darà mai a vedere.

Lui che pensa solo al lavoro, 7 giorni su 7 per sbagliare il meno possibile nei 90' che contano. E con un Pitbull che non molla mai sicuramente tutto sarà più semplice. L'Inter ha fame, di vincere e tornare protagonista. E il mercato lo sta dimostrando. Mazzarri-Medel, l'Inter riparte dalla doppia M. Forse un po' strana, ma sicuramente affamata e grintosa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 05 agosto 2014 alle 22:35
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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