I meriti di Andrea Stramaccioni sono diversi: dall’aver riportato punti e speranze, seppur tenui per il terzo posto, sino all’aver risvegliato dal torpore calciatori che, nelle passate gestioni tecniche, entravano in campo rassegnati, oltre ad aver riportato la gioia di giocare a calcio e divertirsi attaccando. L’Inter sembra aver ritrovato entusiasmo, ma la strada verso la stabilità è ancora lunga, visto che si devono ancora limare il difetto della fase difensiva, visti i sette gol subiti nelle tre partite scorse.

I nerazzurri, delle prime nove squadre in classifica, con 45 gol al passivo hanno la peggiore difesa. Meglio di loro hanno fatto addirittura squadre votate all’attacco come Catania e Roma, che hanno subito rispettivamente 43 e 42 reti. Davvero tanto, rispetto ai gol subiti dalla Juventus (18) e a quelli subiti dal Milan (26). La colpa però, è bene chiarirlo, non deve essere attribuita all’atteggiamento troppo offensivo (nove gol segnati in tre gare, media di tre a partita), ma ad alcuni errori individuali. Dei sette gol subiti, solo il rigore di Rodrigo Palacio, con conseguente espulsione di Julio Cesar, è stato frutto di una linea di difesa troppo alta, che ha lanciato l’argentino in porta.

Per il resto, i gol sono stati tutti generati da palla inattiva o da macroscopici errori del singolo (Samuel contro il Siena), vero e proprio tasto dolente di questa stagione. Situazioni sotto la lente di osservazione di Andrea Stramaccioni, che sta facendo lavorare la squadra nelle marcature a zona da palla inattiva. Tale lavoro ha avuto inizio lo scorso 9 aprile e si è perfezionato durante la settimana. Non si marca perciò più a uomo, con il rischio di perderlo come accaduto con Berezutsky a Milano (Inter-Cska 1-2) e con Ayew a Marsiglia in Champions (1-0), oppure a Roma con Juan (4-0) e a Torino con Caceres (2-0), ma si marca a zona, con una linea serrata davanti alla porta. Un painkiller necessario per i dolori da palla da fermo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 21 aprile 2012 alle 10:09
Autore: Alberto Casavecchia
vedi letture
Print