Non sarà un sabato di conferenza stampa per Andrea Stramaccioni, che domani cercherà di guidare l'Inter alla vittoria a Siena, sfatando un trend che non vede i nerazzurri portare a casa i 3 punti da una trasferta dal 3 novembre scorso. Esattamente 3 mesi, al netto delle vacanze di fine anno. Conferenza diversa dal solito, perché gli ospiti d'onore sono Zdravko Kuzmanovic e Matias Ezequiel Schelotto, due dei quattro nuovi arrivi durante il mercato invernale. Spazio dunque a loro davanti ai microfoni dei giornalisti, con FcInterNews.it che è presente sul posto.

Perché la scelta di questi numeri? E cosa vuol dire l'Inter?

Schelotto: "Voglio ringraziare tutti perché arrivare all'Inter è fantastico. Grazie a Moratti e ai compagni. Ho scelto il 7 perché l'ho sempre scelto in Italia, è una felicità poterlo avere".

Kuzmanovic: "Ringrazio Branca, il presidente Moratti, il mio agente e la squadra che mi ha accolto bene. Il 17 era libero, ma ero indifferente".

Kuzmanovic, che calcio italiano ritrovi?

"Ho scelto io di voler cambiare campionato, volevo giocare in Bundes ma dopo 3 anni e mezzo volevo tornare poi qui in Italia. Amo questo campionato, mi ha cercato l'Inter e ho detto subito che volevo l'Inter. Sicuramente qui il calcio è diverso dalla Germania, si gioca più di corsa e fisico, qui più tattica e tecnica".

Schelotto, l'Inter è stata l'unica big italiana a cercarti?

"Mi hanno cercato spesso ed è stato difficile in questo mese e mezzo aspettare. Non mi lamento e sono contentissimo di essere qui. Sono arrivato da poco ma mi sento quasi da una vita qua all'Inter, i compagni e l'allenatore mi sono stati vicini".

Kuzmanovic, parlavi con l'Inter per arrivare già a giugno a zero euro?

"Sì, ne abbiamo parlato. In due giorni però poi è cambiato tutto e sono arrivato subito. Sono contentissimo di questa scelta, ora imparerò a conoscere meglio l'Inter in questi mesi".

Schelotto, ti vedi bene anche in un 3-5-2?

"Quello che conta è giocare. Stramaccioni mi ha fatto capire cosa vuole da me, all'Inter posso giocare da esterno tranquillamente. Prandelli? Sono orgoglioso di quello che mi ha detto".

Kuzmanovic, per quanto riguarda il tuo ruolo?

"So giocare in più ruoli, ho parlato anch'io con Stramaccioni e farò al massimo quello che mi chiede".

Schelotto, quanto hai temuto che saltasse tutto con l'Inter?

"Sapevo sarebbe finita bene, le cose sono andate alla grande. E ora sono contento di vestire questa maglia".

Kuzmanovic, temi un po' la pressione di San Siro?

"Non ho mai paura. A San Siro hanno giocato tanti campioni, voglio dimostrare ai tifosi di poter fare davvero bene. A Firenze e Stoccarda avevo un pubblico difficile, ma sono molto contento e voglio dimostrare tanto".

A domanda di FcInterNews.it: Schelotto, cosa rispondi ai tifosi dell'Atalanta che dicevano 'o ti impegni, o te ne vai'?

"A Bergamo sono stato bene. L'Inter però mi ha dato quest'occasione, io dico solo grazie ai tifosi dell'Atalanta e ho sempre sudato la maglia. Sempre. Ora vesto la maglia dell'Inter, mi dispiace per loro, questo treno non capita spesso".

A domanda di FcInterNews.it: Kuzmanovic, ti senti pronto ad adattarti anche in ruolo di maggiore qualità, da playmaker?

"A Stoccarda giocavo davanti alla difesa. Ci ho giocato per tre anni e mezzo e posso farlo. Vediamo, sono pronto, voglio fare il massimo".

Schelotto, sei pronto a scendere in campo subito?

"Sono pronto, poi decide Stramaccioni. Voglio dimostrare a tutti di essere pronto a indossare questi colori".

Kuzmanovic, cosa hai imparato in Germania?

"Sono migliorato fisicamente e in corsa. Diciamo che sono maturato, a Firenze ero giovanissimo, a 19 anni arrivai poi a 21 anni sono andato in Germania, ora mi sento più forte".

Schelotto, ritrovi Nagatomo come compagno dopo Cesena...

"Yuto è forte, sono contento di riabbracciarlo qua. Anche lui è migliorato molto".

Schelotto, hai un modello da seguire?

"Per me è Zanetti, l'ho sempre detto. Non c'è bisogno che dica io chi è il capitano, spero di seguire i suoi passi".

Kuzmanovic, il tuo idolo?

"Sognavo di giocare con Stankovic, ora è realtà. Lui è un fenomeno, ha vinto tutto, è stato capitano della Serbia. Mi dà una motivazione incredibile, voglio fare la sua stessa carriera".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 02 febbraio 2013 alle 12:44 / Fonte: dall'inviato alla Pinetina, Mario Garau
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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