Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Jonathan si congeda dall'Inter dopo quattro anni tra luci e ombre. "Dall’essere il peggiore in rosa sono diventato divino...", dice con ironia il terzino brasiliano, che si dice pronto a tornare in campo dopo il lungo infortunio per la fine di luglio.

Il momento più difficile all’Inter qual è stato? 
"Il 2012-13, era sempre colpa mia qualsiasi cosa accadesse. Poi invece con Mazzarri tutto cambiò. Ma non ho mai pensato di andar via nonostante mi dessero ogni colpa. L’Inter ha avuto la pazienza di aspettare e gliene sarò sempre grata. Credo di avere ripagato la società e i tifosi che mi odiavano".

E perché con Mazzarri le cose andarono meglio? 
"Perché quando sbagliavo mi diceva semplicemente di riprovarci, che la prossima volta sarebbe andata meglio". 

Preferirebbe restare in Italia? 
"Sì, anche perché ormai mia figlia è abituata a questo Paese, così come me e mia moglie". 

Tra Inter e Parma si sente di aver imparato? 
"Sono cresciuto dal punto di vista tattico e mentale. Anche se mi sono reso conto di come sia fondamentale stare bene e avere la fiducia di chi ti sta intorno". 

Cosa è mancato all’Inter di quest’anno? 
"Un po’ di personalità e anche fortuna. Anche se giudicare dall’esterno è difficile. Di Mancini non posso dire molto, ho lavorato davvero poco con lui. Però ho instaurato un buon rapporto umano". 
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 04 giugno 2015 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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