Sconfitta che lascerà discutere quella incassata questa sera dall'Inter contro il Milan, seconda in Serie A fino a questo momento. Di seguito il commento di Simone Inzaghi a margine del match ai microfoni di DAZN: "Penso che questo sia il calcio. Una partita dominata in lungo e in largo ma non siamo riusciti a fare il secondo gol. La rete dell'1-1 ci ha innervositi, non siamo stati lucidi. Ma dobbiamo esserlo adesso, come è successo con la Lazio ho visto una partita a senso unico per settanta minuti. Abbiamo preso quel gol strano, i ragazzi si sono innervositi. Probabilmente c'era un fallo netto su Sanchez, c'è rammarico. Ho visto un derby a senso unico a differenza dell'andata che era stato più aperto".
Cosa vi deve insegnare questa sconfitta?
"Che abbiamo perso un pò di lucidità, c'erano ripartenza da una parte all'altra, era una partita sugli episodi e non siamo stati bravi a indirizzarli. È una sconfitta che brucia e fa male però le squadre forti devono essere bravi ad analizzarla per come è venuta, così probabilmente la perdi una volta”.
Com’era lo spogliatoio dopo la partita e cosa puoi fare per risollevare il morale?
“È normale che ci sia delusione. Sappiamo tutti quant’è importante il derby. L’abbiamo perso immeritatamente però questo è il calcio e dobbiamo essere bravi ad analizzarlo con calma e vedere dove siamo mancati perché obiettivamente fino al primo gol avevamo concesso praticamente nulla. Ma il calcio è fatto così, è una lezione dura che ci deve servire per avere più cattiveria e ammazzare le partite perché per quello visto al 70esimo non dovevamo essere sull’1-0”.
Può capitare di non chiuderle o cosa?
“Il primo pensiero è che avremmo dovuto gestirla come i primi 65-70 minuti, poi abbiamo perso lucidità e giocata meno. È diventata una partita di ripartenze e non giocata. Dovevamo essere bravi ad ammazzarla, dovrò rivederla ma abbiamo perso gestione di possesso dopo settanta minuti”.
Nel secondo tempo siete stati poco in area? E su Calhanoglu…
“Penso che Lautaro è stato bravissimo, ha dato tutto quello che aveva. Perisic ha chiesto il cambio perché ha avuto un indurimento del polpaccio. Poi c’è stato il cambio di Calhanoglu a diciotto minuti dalla fine, ma Hakan aveva speso moltissimo. Credo che non sia dovuto dai cambi ma dal fatto che non abbiamo fatto il secondo gol. Sanchez ha preso una spallata che è finito fuori dal campo sul primo gol, ma non mi attacco a quello”.
Cambi obbligati?
"Sono stati determinanti, abbiamo avuto tre giocatori in Sudamerica, però io devo essere lucido e ho visto la mia squadra per settanta minuti dominare il Milan e sotto quel lato sono contento, poi vedo il risultato e brucia perché avevamo una grandissima possibilità. Per come abbiamo tenuto il campo meritavamo, ma come con la Lazio dobbiamo reagire. Il cambio avrebbe detto altro ma dobbiamo andare avanti con più rabbia e attenzione".
Sulla spallata su Sanchez:
"Non mi va neanche rivederla. È stato un contrasto, se per voi è regolare va bene così. Ma va bene, dobbiamo essere più bravi. Anche nel primo tempo ci sono stati degli episodi... Ma come ho detto prima se fossimo stati sul 2 o 3-0 l'arbitro non avrebbe fischiato ugualmente".
Come affronterete questo calendario difficile?
"Avremmo voluto affrontarlo con un risultato diverso dalla partita di stasera ma il calcio è questo. Il calendario asimmetrico ci ha messo questo e come nel girone d'andata, in cui abbiamo avuto partite in sequenza difficili, andremo avanti".
Cosa vi deve insegnare questa sconfitta?
"Che abbiamo perso un pò di lucidità, c'erano ripartenza da una parte all'altra, era una partita sugli episodi e non siamo stati bravi a indirizzarli. È una sconfitta che brucia e fa male però le squadre forti devono essere bravi ad analizzarla per come è venuta, così probabilmente la perdi una volta”.
Com’era lo spogliatoio dopo la partita e cosa puoi fare per risollevare il morale?
“È normale che ci sia delusione. Sappiamo tutti quant’è importante il derby. L’abbiamo perso immeritatamente però questo è il calcio e dobbiamo essere bravi ad analizzarlo con calma e vedere dove siamo mancati perché obiettivamente fino al primo gol avevamo concesso praticamente nulla. Ma il calcio è fatto così, è una lezione dura che ci deve servire per avere più cattiveria e ammazzare le partite perché per quello visto al 70esimo non dovevamo essere sull’1-0”.
Può capitare di non chiuderle o cosa?
“Il primo pensiero è che avremmo dovuto gestirla come i primi 65-70 minuti, poi abbiamo perso lucidità e giocata meno. È diventata una partita di ripartenze e non giocata. Dovevamo essere bravi ad ammazzarla, dovrò rivederla ma abbiamo perso gestione di possesso dopo settanta minuti”.
Nel secondo tempo siete stati poco in area? E su Calhanoglu…
“Penso che Lautaro è stato bravissimo, ha dato tutto quello che aveva. Perisic ha chiesto il cambio perché ha avuto un indurimento del polpaccio. Poi c’è stato il cambio di Calhanoglu a diciotto minuti dalla fine, ma Hakan aveva speso moltissimo. Credo che non sia dovuto dai cambi ma dal fatto che non abbiamo fatto il secondo gol. Sanchez ha preso una spallata che è finito fuori dal campo sul primo gol, ma non mi attacco a quello”.
Cambi obbligati?
"Sono stati determinanti, abbiamo avuto tre giocatori in Sudamerica, però io devo essere lucido e ho visto la mia squadra per settanta minuti dominare il Milan e sotto quel lato sono contento, poi vedo il risultato e brucia perché avevamo una grandissima possibilità. Per come abbiamo tenuto il campo meritavamo, ma come con la Lazio dobbiamo reagire. Il cambio avrebbe detto altro ma dobbiamo andare avanti con più rabbia e attenzione".
Sulla spallata su Sanchez:
"Non mi va neanche rivederla. È stato un contrasto, se per voi è regolare va bene così. Ma va bene, dobbiamo essere più bravi. Anche nel primo tempo ci sono stati degli episodi... Ma come ho detto prima se fossimo stati sul 2 o 3-0 l'arbitro non avrebbe fischiato ugualmente".
Come affronterete questo calendario difficile?
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