Ventisette gol in stagione, di cui l'ultimo segnato ieri nel big match contro il Torino che apre virtualmente le porte della Serie A al Pescara di Zdenek Zeman. Davvero un'annata da incorniciare quella di Ciro Immobile da Torre Annunziata, 22 anni, prodotto del settore giovanile della Juventus (e da gennaio a metà tra bianconeri e Genoa), esploso quest'anno come cannoniere di razza alla corte del tecnico boemo. Immobile che, come ha raccontato il dg del Salerno Danilo Pagni, era finito in passato anche sul taccuino dell'Inter, prima che la Juventus, su suggerimento di Ciro Ferrara, mettesse le mani sul giovane bomber, approfittando, Pagni dixit, della non totale convinzione di Piero Ausilio e Franco Baresi.

Un talento sfuggito via per un tentennamento di troppo? Attenzione, qui è giusto fare un'opportuna precisazione in merito: l'Inter seguiva sì Immobile, la ricostruzione del dirigente campano è corretta, ma dobbiamo tenere presente il contesto. Era infatti l'epoca in cui, nella selezione degli Allievi Nazionali nerazzurri guidata da Daniele Bernazzani, oggi allenatore della Primavera, e dove sarebbe stato inserito Immobile, cominciavano a far intravedere le loro qualità due ragazzi come Mario Balotelli e Mattia Destro, due giocatori che poi hanno fatto la carriera che tutti sappiamo. Per cui, si è deciso di puntare su Balo e Mattia, che con la maglia delle giovanili dell'Inter hanno raccolto successi in quantità e che ora si stanno affermando come due degli attaccanti più importanti del panorama nazionale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 13 maggio 2012 alle 13:20
Autore: Christian Liotta
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