L’Inter stenta, come dimostra la gara di oggi con il Catania, e il mercato chiama. I nerazzurri per ora non hanno risposto ai colpi a ripetizione delle competitor. Vige la nuova regola del "cedere prima di comprare", i dirigenti lo sanno e sono partiti primi esuberi (seppur senza incassare somme da reinvestire per colpi di prima fascia). La presenza di Thohir potrà sbloccare, da qui a sabato (quando il tycoon ripartirà alla volta di Giacarta) le trattativa che aspettano un ok definitivo.

CESSIONI - Si parte da qui. Salutati Pereira (incassato già un milione dal San Paolo) e Belfodil (domani le visite con Qpr), ora sarà il turno di Mudingayi e Wallace. Incassi minimi, minimo il risparmio dagli ingaggi, tutto per un "mini tesoretto". Poi ci sono Ranocchia e Guarin, pedine che permetterebbero di investire davvero in entrata. Il primo, parola di intermediario, non interessa al Dortmund. I tedeschi non hanno fatto offerte, ma non hanno davvero abbandonato la pista. La distanza c’è: i nerazzurri chiedono 10 milioni e i tedeschi sarebbero pronti a metterne sul piatto circa 6. Strategia per avere uno sconto? La risposa nelle prossime ore. In Italia e Inghilterra guardano con interesse. E c’è Conte che tifa per la permanenza fino a giugno, quando scatterebbe l’assalto bianconero (a 12 mesi dalla scadenza). Guarin ha salutato l’ipotesi Chelsea, è stato juventino per qualche ora, e adesso si ritrova ancora ad Appiano. Il Galatasaray è interessato, ma i turchi devono cedere due stranieri e trovare un accordo con l’Inter (l’offerta è ancora bassa). Tutto in sette giorni (mission impossible o quasi). Tottenham e non solo alla finestra, ma nulla di concreto per ora. L’accelerata, e lo dimostra l’affare Juve, è sempre dietro l’angolo (anche perché la permanenza e il rinnovo sono difficili).

ENTRATE - Di certo c’è poco o nulla. La priorità è un attaccante. Non è escluso un intervento in prima persona di Thohir per chiudere l’affare Vucinic con un prestito oneroso con riscatto a giugno. Il montenegrino e il suo entourage aspettano una mossa dai nerazzurri. In alternativa il Tottenham sembra in prima linea per il bianconero. Se dovesse saltare pronte alternative, low cost e ancora nell’ombra. Altro tassello fondamentale è l’esterno. D’Ambrosio ha un accordo con l’Inter e aspetta che Torino e nerazzurri trovino l’accordo per liberarlo fin da subito. Cairo chiede solo Botta, dopo aver detto no alla metà di Duncan, Benassi e il mezzo rifiuto di Olsen. Si farà un ultimo tentativo, ci sarò un innesto nel ruolo. L’esterno granata è la prima scelta, serve che il Toro si ammorbidisca un po’. L’alternativa sarebbe un prestito, con Marquinho che temporeggia nei confronti del Verona (dopo aver detto no al Genoa). Se tutti i tasselli in uscita fossero andati al loro posto, Hernanes sarebbe potuto essere il primo obiettivo per la mediana. Il mercato però è bloccato e il Profeta si allontana di ora in ora dai nerazzurri. Il prezzo è proibitivo, sognare non costa nulla, ma le sensazioni non sono positive. Non si esclude una sorpresa lì in mezzo. Dipenderà un po’ da Cambiasso, ma soprattutto da Thohir. Sette giorni per sbloccare il mercato. L'arrivo del tycoon può essere la chiave. Ma c'è da fare in fretta, perché nel frattempo i risultati non arrivano, Mazzarri invoca forza fresche e i tifosi nerazzurri attendono con ansia una svolta che permetta di cambiare rotta alla stagione.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 26 gennaio 2014 alle 23:30
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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