Icardi diventa una certezza. Ancora un gol, è efficacia allo stato puro

La regola di Maurito non sbaglia mai: entra nella seconda frazione e la squadra si sblocca. E’ successo all’esordio col Genoa, contro la Juve alla terza e giovedì scorso di fronte ai viola di Montella. A Trieste l’attaccante argentino ha timbrato la sua seconda rete in campionato, dopo quella insaccata ai bianconeri. Peccato che per la prima volta non sia arrivato un successo in trasferta.

Icardi è entrato in campo all’inizio dei secondi 45’ prendendo il posto di un Ricky Alvarez non esattamente a proprio agio nell’acquitrino del Nereo Rocco. Mazzarri ha così preferito optare per una punta di peso, abile nel gioco aereo. L’ex doriano si è piazzato al centro dell’attacco, con Belfodil largo a destra. Nel complesso il giovane centravanti ha giocato pochi palloni, sette in tutto, sbagliando due passaggi e perdendo un possesso.

Si è fatto trovare però al posto giusto nel momento giusto al 75’ quando al termine di una stupenda azione corale è arrivato il provvisorio vantaggio. Appoggio di Kovacic dall’ala destra per Palacio, filtrante delizioso del Trenza per la corsa di Nagatomo, cross perfetto di destro e inzuccata vincente di Icardi, ben posizionato nel cuore dell’area rossoblù.

Pochi istanti prima del gol il ragazzo cresciuto nel Barcellona aveva avuto una chance sul cross mancino di Pereira ma aveva mancato per un soffio l’impatto  di testa con la sfera.

Osservando i suoi movimenti si nota chiaramente l’attitudine tecnico- tattica del 9 nerazzurro: un vero e proprio uomo gol, un elemento che vive per finalizzare la manovra collettiva. Attitudine che emerge soprattutto quando la squadra attacca a pieno organico. Come nel forcing finale, alla ricerca del gol vittoria. Sul cross di Guarin al 92’ i tentacoli protesi in volo di Agazzi tolgono dalla nuca di Icardi, ancora puntuale nel mezzo dell’area cagliaritana, il tocco da tre punti.

Il giovane di Rosario c’è, tocca a Mazzarri trovare la soluzione tattica migliore per riuscire a supportare le due punte per tutta la gara, soprattutto a San Siro.

Federico Floris