Più della vittoria convincente dell'Inter sul Bologna, ha probabilmente fatto più notizia l'ennesimo ingresso di Christian Eriksen nei minuti finali, stavolta addirittura al 91', a partita ampiamente in ghiaccio. Una decisione, quella di Antonio Conte, interpretata da una buona fetta di tifosi come un gesto poco elegante, per usare un eufemismo, nei confronti del danese, ormai ampiamente fuori dal progetto tecnico del tecnico salentino. Al punto che il suo addio a gennaio appare ormai inevitabile e difficilmente potrebbe accadere qualcosa che cambi un percorso già scritto.
ADDIO - A gennaio Eriksen lascerà Milano, il giocatore dopo un anno di Inter ha capito di non essere nel posto giusto e vuole cambiare aria per non rimanere in panchina fino agli Europei. Il vero problema del club di Viale della Liberazione è non svalutare un asset importante, pagato 20 milioni un anno fa (più 7 milioni di commissioni) e al quale viene corrisposto uno stipendio che, bonus compresi, raggiunge i 9 milioni a stagione. Cifra non certo alla portata di molte società in Europa, quanto basta a restringere il cerchio delle possibili pretendenti al numero 24. La richiesta dell'Inter è di 30 milioni, ma viene accompagnata dalla consapevolezza che di questi tempi non tutti i club potrebbero investire una cifra del genere anche per un grande giocatore come Eriksen. Per questo c'è apertura anche a un prestito (meglio oneroso, e comunque con garanzia di riscatto) o a uno scambio, che consentirebbe di non realizzare minusvalenze e, magari, di aggiungere alla rosa un giocatore più adatto al progetto tattico di Conte. Finora si sono registrati sondaggi dalla Premier League, chiacchierate dell'agente Martin Schoots con l'Atletico Madrid, la conferma dell'interesse del Paris e approcci dalla Bundesliga: Hertha Berlino, Bayer Leverkusen, Borussia Dortmund e Bayern Monaco. Quest'ultimo, sfruttando gli ottimi rapporti con i nerazzurri, potrebbe proporre uno scambio con Corretin Tolisso, sicuramente più adeguato al 3-5-2 che ormai è tornato prepotentemente d'attualità.
IL RAPPORTO CON CONTE - Al di là delle sensazioni che arrivano all'esterno, non è vero che Conte ce l'abbia con il danese. L'estate scorsa, quando si erano creati i presupposti per un'eventuale cessione, fu lo stesso allenatore salentino a opporsi a una sua partenza, chiedendo alla società di dargli altro tempo per vedere se, svolgendo la preparazione con il gruppo, avrebbe fatto finalmente lo step richiesto. Non a caso, per metterlo nelle condizioni di rendere al meglio il tecnico aveva persino cambiato assetto tattico, passando dal vertice di centrocampo basso a quello alto. E per 4 volte il classe '92 di Middelfart aveva giocato titolare (contro Fiorentina, Borussia Moenchengladbach, Parma e Genoa), senza però rendere come ci si aspettasse. Nulla di grave, se il suo inserimento non avesse pesato sull'economia di gioco generale della squadra, che per come è stata costruita faticava a reggere il trequartista e i risultati ne erano lo specchio. Per questa ragione a un certo punto, confrontandosi con la dirigenza, Conte ha chiarito come per l'Inter la migliore soluzione fosse il 3-5-2 e il danese non potesse esprimersi al meglio per sé e per la squadra in questo sistema. Non a caso, dal ritorno al modulo della scorsa stagione la squadra ha portato a casa un buon pareggio a Bergamo in condizioni non ottimali e 3 vittorie tra campionato e Champions League.
VIA LIBERA SOCIETARIO - Vista la situazione, la dirigenza già da novembre ha deciso di supportare Conte in questa situazione, iniziando a lavorare alla cessione di Eriksen (del resto, le recenti dichiarazioni di Beppe Marotta non lasciano spazio ad altre soluzioni) dopo aver constatato che l'operazione realizzata un anno prima non aveva funzionato, per quanto fosse importante economicamente e soprattutto sportivamente. A rafforzare la scelta anche le dichiarazioni del calciatore, che durante l'ultima sosta per le Nazionali, dal ritiro della Danimarca si era per la terza volta espresso in modo poco amichevole nei confronti del tecnico salentino e delle sue scelte, come già accaduto nelle precedenti due occasioni. Parole non offensive, ma frecciate poco gradite in casa nerazzurra, dove ci si aspettava un confronto tra le mura domestiche prima di esternare il proprio malcontento davanti ai microfoni del proprio paese. Una strategia (assai comune, a onor del vero, tra molti giocatori stranieri) che ha segnato il punto finale del rapporto tra l'Inter ed Eriksen, in attesa che arrivi la proposta giusta.
GLI INGRESSI NEL FINALE - Tornando al discorso delle sostituzioni a fine gara, nonostante all'esterno passi il messaggio che Conte lo faccia volontariamente per 'punire' il danese, da parte dell'allenatore non c'è alcuna intenzione di farlo. Il rapporto con Eriksen è buono, ma Conte ha deciso ormai in modo definitivo che non rientra più nei propri piani e le chance sono finite. Per questa ragione punta sui giocatori più adatti che lo stanno ripagando in questa fase della stagione e il ruolo dell'ex Tottenham è ormai quello di jolly da inserire per gestire il pallone nel finale o dare fiato a chi ha speso tanto, come una seconda linea di qualità ma non prioritaria. Non certo il massimo per uno come lui, abituato a ben altre considerazioni e con l'etichetta di top player. Probabilmente, non ci fosse il quinto cambio neanche entrerebbe, posta la situazione ormai cristallizzata. Va aggiunto che anche durante gli allenamenti al Suning Training Centre Eriksen sia riuscito a mettere in discussione le convinzioni dello staff tecnico, che in lui non ha visto la volontà di sovvertire le gerarchie, la grinta necessaria per togliere il posto a pari ruolo oggi considerati titolari. E quanto avviene in partita è la conseguenza degli allenamenti che la precedono. Paradossalmente, una volta al 100% lo stesso Stefano Sensi gli sarebbe davanti nelle gerarchie, ma il discorso vale anche per gli altri acciaccati Radja Nainggolan e Matias Vecino, che con l'atteggiamento giusto non faticherebbero a trovare più spazio del danese. Una constatazione che chiarisce il Conte-pensiero, che dopo aver provato a valorizzare l'investimento della società ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte all'evidenza, il che l'ha portato a tornare tatticamente al passato, ad accantonare l'auspicato cambio di filosofia e, soprattutto, a rinunciare in via definitiva a un calciatore di grande valore come Eriksen.
VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - MARCOS PAULO, PROSPETTO DA TOP PLAYER
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
Altre notizie - Esclusive
Altre notizie
- 19:15 fcinViaggi transoceanici in un momento chiave: le Nazionali rischiano di creare altri problemi a marzo
- 19:01 Arsenal, Arteta sulla situazione infortuni: "Mosquera? Lo perdiamo per alcune settimane"
- 18:47 De Laurentiis: "Il Maradona va ripensato da zero. Se no come posso competere con Inter e Milan?"
- 18:33 Lautaro e l'istantanea di un gol da campione: inizia l'azione e la rifinisce dopo uno sprint a tutto gas
- 18:20 Verona, Zanetti: "Contro l'Atalanta gara simile a quelle con Inter e Juve, ma siamo stati più concreti"
- 18:05 GdS - Chivu non guarda la classifica e fa il perfezionista. Poi sbotta: "Ora possiamo smettere di parlare di..."
- 17:51 Tutta la gioia di Piovani: "Volevo una grande prestazione e una vittoria e così è stato. Ora il derby"
- 17:38 Gli occhi della Premier su Castro. Il Bologna punta però al rinnovo del contratto, Inter sullo sfondo
- 17:24 Montella tesse le lodi dell'Italia: "Tonali e Barella hanno spessore internazionale. E Pio Esposito non ne fallisce una"
- 17:10 Aggressione e posizione, Inter complementare contro il Como. Borghi: "Prestazione strepitosa"
- 16:55 Seconda sconfitta consecutiva per la Roma: Gaetano rilancia il Cagliari, espulso Celik a inizio ripresa
- 16:40 Angolo Tattico di Inter-Como - Bastoni secondo regista, Akanji si stacca, Nico Paz è ingabbiato: le chiavi
- 16:26 Cosmi: "All'Inter c'è un bel gruppo, gli abbracci a Luis Henrique la prova. Fabregas ha esagerato"
- 16:11 Costacurta analizza la vittoria schiacciante dell'Inter: "Ha dato una lezione alla miglior difesa della A"
- 15:58 Liverpool, Slot: "Concediamo poco ma quando succede prendiamo gol. Questi ragazzi però lottano"
- 15:43 Galante: "C'è stata solo l'Inter in campo. Incredibile criticare Lautaro, lui è un leader"
- 15:29 Carboni, valutazioni in corso per Genoa e Inter. Romano: "Possibile ritorno alla base, anche se..."
- 15:14 Roma, Gasperini inquadra la classifica: "Campionato molto equilibrato. Cagliari? Campo ostico per tutti"
- 15:00 Arzignano Valchiampo-Inter U23, le pagelle - Re Cecconi in crescita, Topalovic dà qualità, Cocchi spento
- 14:45 Inter Women, pokerissimo al Genoa e seconda vittoria consecutiva in campionato
- 14:32 La Cremonese non si ferma e timbra la seconda vittoria di fila: 2-0 al Lecce, decisive le reti di Bonazzoli e Sanabria
- 14:17 Liverpool in allarme, Szoboszlai: "Non so nemmeno dove siamo in classifica. Servono soluzioni"
- 14:10 L'Inter U23 non va oltre il pareggio ad Arzignano, nonostante l'uomo in più: finisce 1-1, Mattioli risponde a Spinaccé
- 14:03 CdS - Lautaro spiana la strada all'Inter e trova il suo 30esimo strike. Ma il merito è di Luis Henrique
- 13:48 Chivu a Radio RAI: "Il Como non perdeva da 11 partite, abbiamo fatto una gara di agonismo e qualità"
- 13:34 TS - La ThuLa schianta il Como: ieri a San Siro la miglior Inter della stagione
- 13:20 Carlos Augusto: "Il poker al Como è un messaggio anche per noi. Luis Henrique è un fratello, contento per lui e Diouf"
- 13:06 CdS - Poker dell'Inter sul Como: Chivu avrebbe voluto far meglio, Fabregas non vede differenze
- 12:51 La Repubblica - Ora Chivu è davvero l'allenatore dell'Inter. Nello scambio con Fabregas il sollievo della dirigenza
- 12:37 Allegri: "Scudetto, Inter e Napoli le più attrezzate. Fabregas preferisce perdere 4-0 che difendere? Non giudico"
- 12:22 TS - Portieri del futuro, quanti intrecci tra Inter e Milan: da Caprile a Suzuki, tutti i nomi
- 12:07 L'Inter Women ospita il Genoa, Piovani conferma il 3-4-2-1 con Wullaert unica punta. Le formazioni ufficiali
- 11:53 Altafini sicuro: "Frattesi l'ideale per la Juventus. È forte ma all'Inter ha poco spazio"
- 11:39 GdS - Lautaro-Calhanoglu, cooperativa del gol nerazzurra che domina la classifica dei cannonieri di Serie A
- 11:25 Il Sole 24 Ore - Club europei, divari economici e sportivi in aumento: l'Inter è un'eccezione in mezzo ai colossi
- 11:10 GdS - La ThuLa sbriciola il Como. Centotré giorni e un nuovo inizio, proprio quando viene il bello
- 10:56 Corsera - La dolce vendetta di Chivu: scacco matto a Fabregas, il romeno scaccia via i rimpianti di chi voleva lo spagnolo
- 10:42 Inter-Liverpool, scelto l'orario della conferenza stampa di Chivu. Tutte le attività della vigilia di Champions League
- 10:28 Champions League, Inter-Liverpool affidata al tedesco Zwayer. In sala VAR i connazionali Storks e Dingert
- 10:14 Calvarese: "Diego Carlos-Lautaro, Di Bello ha fatto bene ad ammonire il difensore del Como. Ecco perché"
- 10:00 Pagelle TS - Calhanoglu e Thuram i migliori, Luis Henrique convince e strappa il 7. Chivu premiato con un 8
- 09:45 Moviola CdS - A livello disciplinare Di Bello lascia perplessità: manca un giallo a Calha. Diego Carlos, che rischi!
- 09:30 Moviola GdS - A Calha manca un giallo, D. Carlos da arancione. Perrone ammonito senza senso
- 09:15 CdS - Poker finale troppo severo. Ma col Como è stata una vera prova di forza dell'Inter
- 09:00 Pagelle CdS - Barella, Calhanoglu e Lautaro trio meraviglia. Ma i migliori sono Chivu e Thuram
- 08:45 Pagelle GdS - Sommer unica insufficienza dell'Inter. Contro il Como il migliore è Chivu
- 08:30 GdS - Un'Inter quasi perfetta distrugge il Como: quando vuole, è la più forte di tutti. Ecco la sfida di Chivu
- 08:15 Sant'Ambroeus sotto il segno del 30. L'Inter ne fa 4 al Como e si prende momentaneamente il primo posto
- 00:00 E invece… non gli resta che imparare
- 23:46 Atalanta, Palladino duro: "Prestazione moscia. Responsabilità mia, chiediamo scusa ai tifosi"
- 23:31 Atalanta, Zalewski: "Siamo entrati scarichi, forse abbiamo sottovalutato la partita. Col Chelsea sarà diverso"
- 23:16 Lautaro esulta e porta il conto sui social: "164". C'è sempre Boninsegna nel mirino
- 23:01 Salah shock a tre giorni dall'Inter: "Mi sento abbandonato dal club. Qualcuno non mi vuole al Liverpool"
- 22:47 Serie A, prima vittoria stagionale per il Verona: al Bentegodi l'Atalanta crolla 3-1
- 22:33 Il Como diventa la 30esima vittima in Serie A di Lautaro: è record in Europa dal suo arrivo all'Inter
- 22:18 Hernanes: "Il Como si è sopravvalutato, l'Inter ha sentito l'odore del sangue"
- 22:05 Como, Suwarso dopo il ko con l'Inter: "Notte amara, fa male. Ma il nostro spirito non si piega"
- 21:50 Il Liverpool butta via la vittoria sul campo del Leeds: il 3-3 beffardo arriva al 96'
- 21:35 Como, Fabregas a Rai Radio 1: "Preferisco stare zitto. Tra social e risultatismo, sembra che dica cazzate"
- 21:21 Inter-Como, la moviola - Di Bello fa confusione con i cartellini gialli. Tris di Dimarco: annullamento corretto
- 21:07 Akanji in conferenza: "Bella partita, con il Liverpool la spinta dei tifosi sarà un vantaggio per noi"
- 21:07 videoInter-Como 4-0, Tramontana: "Luis Henrique bravo in difesa e in attacco. Chivu è stato perfetto"
- 21:02 Como, Vojvoda in conferenza: "Inter fortissima, penso che questa sconfitta farà più bene che male"
- 20:59 Akanji a ITV: "Partita perfetta? No, si può sempre migliorare. Bello sfidare di nuovo il Liverpool"
- 20:55 Chivu in conferenza: "Non cerco reputazione, a me interessa l'Inter. Il gol che mi ha reso più felice? Il terzo"
- 20:49 Akanji a DAZN: "Chivu sta molto vicino ai giocatori. Io sempre presente in Serie A? In Inghilterra mi dicevano che ho una qualità"
- 20:45 Como, Fabregas in conferenza: "Con Lautaro e Thuram la vittoria è sempre più vicina. Preferisco perdere e..."
- 20:42 Chivu a ITV: "Mi è piaciuto il coraggio della squadra. Primo gol? Quando c'è pressione, dico sempre ai ragazzi di andare in verticale"
- 20:40 Chivu a DAZN: "Partita vera, ma si poteva fare molto meglio. Sfida con Fabregas? Solo titoli per i giornali"
- 20:29 Como, Fabregas a DAZN: "Thuram e Lautaro mondiali, calcisticamente non ho visto una grandissima differenza tra noi e l'Inter"


