L'Inter porta a casa la quarta vittoria su quattro nel girone di Champions League, al termine della prestazione meno convincente in ambito europeo contro il Kairat Almaty, che Urazbakhtin presenta a Milano con un 4-2-3-1 molto coperto ma con licenza di ripartire velocemente. Nel primo tempo Chivu si affida a Barella per la regia di gioco. Davanti Lautaro si stacca e si allarga per giocare da trequartista e Pio Esposito da terminale offensivo tiene occupata la linea del Kairat. I kazaki sono bassi e ordinati e provano a ripartire in contropiede con la gamba Satpaev e Jorginho, un po’ provando a emulare il piano tattico messo in piedi da Paolo Zanetti in Verona-Inter. I kazaki pero hanno meno qualità dell’Hellas e le transizioni veloci verso Sommer sono meno impetuose. Nonostante ciò l’Inter, dopo alcune occasioni fallite, si adagia un po’ e comincia a giocare piatta, troppo in orizzontale e troppo in difesa. Bisseck prova a scuotere la squadra con sortite offensive inserendosi nello spazio e mettendo palle in mezzo. Il Kairat si difende compatto e ordinato e col passare dei minuti prende campo e comincia a giocare sempre di più nella metà campo nerazzurra, grazie soprattutto all’estro di Satpayev che si sposta da destra a sinistra per prendere palla e puntare.

Nel secondo tempo i nerazzurri rischiano, non mettendo in campo la solita aggressività. Il centrocampo non gira e gli attaccanti sono un po’ troppo isolati. Con l’entrata di Bonny pero la musica cambia. Il francese è bravissimo a tenere palla con la sua tecnica e fungere da cerniera per la squadra. Con la sua gestione di palla e le sue imbucate per i centrocampisti che salgono, l’Inter ritrova un po’ di smalto e la voglia di aggredire la partita. Comincia a funzionare bene la catena di sinistra con Dimarco e Carlos che alzano i raggio d’azione mettendo pressione al Kairat, mentre sulla destra Dumfries è sempre un po’ troppo isolato dal gioco. I kazaki dopo il 2-1 con un tiro dalla distanza del brasiliano cercano di alzare il baricentro ma lo fanno con poca convinzione, agevolando il controllo della gara da parte dei nerazzurri che con gli ingressi di Calhanoglu, Thuram e Akanji congelano il pallone provando qualche sortita offensiva.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 11:16
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
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