Beppe Marotta, presidente dell'Inter, nel pre partita di San Siro ha parlato dell'acquisizione dello stadio da parte di Inter e Milan. "Oggi è una giornata storica per Milano, per le squadre milanesi e tutta l'Italia, abbiamo segnato il passo con l'acquisizione di San Siro, questa è un'icona della nazione, la volontà è fare uno stadio che rispetti gli standard di modernità in termini di accoglienza, ospitalità, sicurezza e che rappresenti un punto di riferimento della zona riqualificando anche il quartiere. Questa operazione avrà il suo tempo ma rappresenterà qualcosa di straordinario a Milano e sarà un valore aggiunto per l'intera collettività".

Quando ci sarà il nuovo stadio? Scaroni ha parlato anche dell'iter burocratico.
"Non voglio sbilanciarmi ma dovrà essere pronto per i gli Europei quindi prima del 2032. Ci saranno tante salite da scalare come ha detto Scaroni, l'Italia è fatto di questo tipo di burocrazia ma non ci scoraggiamo, la proprietà è determinata, un obiettivo che la società mirava a centrare da anni. Sono certo che arriveremo fino in fondo".

L'azionista farà l'investimento e il club dovrà autofinanziarsi o ci sarà una divisione diversa?
"L'asset stadio rappresenta un patrimonio arricchito che porta dei vantaggi anche economici, l'incasso sarà incrementato alla luce dei servizi di qualità offerti in partita. Quello che oggi è un termime come sostenibilità deve essere perseguito anche tramite la valorizzazione del nostro movimento calcistico. Abbiamo un po' di difficoltà a valorizzare le nostre risorse e mi riferisco alla vendita dei diritti tv che sono una parte importante dei ricavi, soprattutto diritti esteri dove c'è un gap tra Italia, Germania, Spagna e Inghilterra. Con stadi belli e un prodotto calcistico di qualità si può colmare questo gap".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 05 novembre 2025 alle 20:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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