È e resterà incredibile quanto si è visto questa sera in Inter-Sampdoria, una partita pazzesca. Pazzesche le decisioni di Tagliavento, che mostra un rosso a Samuel (ma va detto che due gialli potevano comunque starci), due gialli ravvicinati a Cordoba (esagerato il secondo), non espelle Pazzini per uno sgambetto a Lucio poi lo caccia nel secondo tempo (giustamente); pazzesca l’incapacità della Samp, sopra di due uomini, di trovare anche un solo tiro in porta; pazzesca (o meglio insolita) la protesta di San Siro, la prima vera panolada tutta italiana. Una partita in cui si è visto di tutto tranne i gol, pochissime le occasioni da gol, con l’attenzione catturata da tutt’altri episodi. Il terzo pareggio consecutivo per l’Inter, ma per come è andata la gara davvero non si poteva chiedere di più agli uomini di Mourinho, che anzi si sono confermati più pericolosi anche in nove, con uno schieramento tattico perfetto. Ma riavvolgiamo il nastro di questa incredibile partita.

Mourinho aveva detto niente turn over, ma un po’ l’imminente impegno di Champions, un po’ i forfait (come Santon e Balotelli), alla fine fanno propendere per una formazione leggermente diversa da quella vista in campo nelle ultime domeniche. A centrocampo si rivede Stankovic dopo più di 40 giorni, subito titolare; nel settore nevralgico del campo anche Muntari mentre in attacco Eto’o fa coppia con Milito. Riposo per Pandev, praticamente sempre presente dal suo arrivo in nerazzurro. Tra le fila della Samp ce la fa Pozzi ed è al suo posto al fianco di Pazzini.
Dopo qualche fase di studio, al 10’ rapido scambio Sneijder-Maicon-Eto’o, il camerunense è a tu per tu con Storari ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco dello stesso attaccante. Al 16’ risponde la Samp con Poli servito al limite da Pazzini, tiro di controbalzo bloccato a terra da Julio Cesar. Non è un avvio di gara esaltante, pochi pericoli da una parte e dall’altra con spazi intasati a centrocampo. Al 30’ Muntari pesca Milito con un lancio di 30 metri, l’attaccante è a tu per tu con Storari ma scarica di testa per l’accorrente Eto’o che di prima svirgola la palla. Un minuto dopo l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Samuel ferma Pozzi lanciato a rete allargando il braccio destro, non è gomitata, solo ostruzione, ma l’arbitro opta per l’intervento violento (o comunque da ultimo uomo) e mostra all’argentino il rosso diretto. Forse un giallo sarebbe stato più giusto ma si sarebbe tramutato comunque in espulsione viso il giallo rimediato proprio da Samuel meno di dieci minuti prima per un brutto intervento in scivolata su Poli. Conseguente calcio di punizione dal limite battuto da Ziegler, Cordoba si stacca dalla barriera e viene ammonito. Ripetizione dello stesso svizzero deviata in angolo. Mourinho corre ai ripari, fuori Muntari (un centrocampista), dentro Lucio (difensore) e squadra schierata con il 4-3-2. Ma la partita si infuoca, su una ripartenza nerazzurra Lucio spintona Pazzini che gli mette lo sgambetto, l’arbitro gli mostra solo il giallo tra le proteste di giocatori, tecnico e pubblico. Lo stesso Mourinho si rivolge alle telecamere facendo il segno delle manette…
Non si placano gli animi e al 38’ l’Inter resta addirittura in 9: entrata di Cordoba su Pazzini, il colombiano era già ammonito, il direttore di gara gli mostra il secondo giallo ed è espulsione. In questi casi, con un giocatore appena espulso e Cordoba già ammonito, un arbitro usa un po’ di buon senso e sorvola, invece Tagliavento si mostra inflessibile contro i nerazzurri. Alla moviola, tra l’altro, si nota che il contatto tra i due è quasi inesistente con Pozzi che accentua di molto il volo. Incredibile quello che è successo a San Siro in dieci minuti, si parlerà moltissimo di questi episodi non solo nell’immediato dopo-partita ma anche nei prossimi giorni. Con quello sgambetto di Pazzini che ancora grida vendetta… Si va comunque al riposo a reti bianche con il problema per Mourinho di dover riorganizzare completamente lo schieramento tattico della sua squadra nella ripresa, in 9 contro 11.

Rientro in campo con l’Inter solitamente in ritardo e tutta San Siro che sommerge di fischi l’arbitro di Terni. Nessuna novità tra i 20 in campo. La differenza numerica c’è ma non si vede, Mourinho stringe le maglie e la Samp continua ad avere difficoltà nel trovare gli spazi, sebbene guadagni il pallino del gioco. Anzi all’8 Sneijder sfiora addirittura il gol da 30 metri con un bolide su calcio di punizione che fa la barba alla traversa. Al 9’ Milito lancia ottimamente Maicon che si invola e serve in area Eto’o, entra in contatto con Zauri e finisce a terra in area beccandosi un giallo per simulazione. Esplode San Siro mentre Mourinho, in panchina, ride per non piangere. Ma stavolta pare che l’arbitro abbia visto giusto. Esplode comunque la protesta sugli spalti con un’enorme panolada: tutti a sventolare fazzoletti (o similari) bianchi al grido di “buffone buffone”. Una cosa mai vista in Italia, “importata” dalla Spagna dai tifosi del Napoli domenica scorsa, proposta dai tifosi del Genoa oggi pomeriggio contro l’Udinese e che quindi sembra star prendendo piede ora anche da noi. E finché si resta nei canoni della protesta civile, ben venga.
Eppure la Sampdoria non riesce incredibilmente a sfruttare il doppio vantaggio, quasi sorpresa e impreparata di fronte a questo inatteso regalo, con l’Inter che continua a giocarsi la sua partita e a cercare il gol. Gol che si cerca soprattutto guadagnandosi calci di punizione da posizione pericolosa e corner, il massimo che si può ottenere in queste condizioni. Al 26’ primo cambio per l’Inter: fuori uno stremato Milito, inappuntabile e grande sacrificio anche oggi, dentro Pandev. Al 28’ il terzo rosso della partita, a pallone lontano Pazzini aggancia da dietro Stankovic che se ne stava andando, giallo sacrosanto, il secondo per lui, e Samp in 10 contro 9. Al 31’ (incredibile) il primo tiro della Samp dopo le prime espulsioni di Tagliavento, un colpo di testa bloccato senza difficoltà da Julio Cesar. Un minuto dopo l’occasione più netta per l’Inter: Pandev smarca ottimamente Eto’o davanti a Storari, cannonata immediata neutralizzata incredibilmente dal portiere della Samp. Delneri richiama allora Poli ed inserisce Tissone, forze fresche a centrocampo. Fa lo stesso Mourinho al 35’ richiamando Sneijder per inserire Thiago Motta. 38’: Padalino per Semioli. Al 41’ Motta lancia Eto’o, bravissimo Storari ad uscire e anticipare l’attaccante. La stanchezza comincia a farsi sentire e anche quelle poche occasioni da rete che si sono viste cominciano a scarseggiare, lo zero a zero sembra allora il risultato più adeguato. Resta il rammarico, vista questa Samp, di quanto avrebbe potuto raccogliere l’Inter in 11 contro 11. Alla fine applausi per gli eroici nerazzurri, fischi per l'arbitro.
Terzo punto in tre gare e per la Roma una ghiotta occasione di accorciare ulteriormente. Ma non è questo il momento di pensarci, ora c’è il Chelsea.

IL TABELLINO
INTER-SAMPDORIA 0-0


Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba, 25 Samuel, 4 Zanetti; 5 Stankovic, 19 Cambiasso, 11 Muntari (35' pt Lucio); 10 Sneijder (36' st Thiago Motta); 22 Milito (26' st Pandev), 9 Eto'o
A disposizione: 1 Toldo, 7 Quaresma, 15 Krhin, 17 Mariga
Allenatore: José Mourinho

Sampdoria: 30 Storari; 8 Zauri, 28 Gastaldello, 6 Lucchini, 3 Ziegler; 77 Semioli (39' st Padalino), 17 Palombo, 8 Poli (34' st Tissone), 18 Guberti (11' st Mannini); 10 Pazzini, 9 Pozzi
A disposizione: 21 Guardalben, 5 Accardi, 13 Rossi, 11 Scepovic
Allenatore: Luigi Del Neri

Arbitro: Paolo Tagliavento (sezione arbitrale di Terni)
Note. Ammoniti: 23' pt Pozzi, 28' pt Samuel, 33' pt Cordoba, 35' pt Pazzini, 10' st Eto'o, 18' st Lucchini. Espulsi: 31' pt Samuel, 38' pt Cordoba, 29' st Pazzini. Recupero: pt 2', st 4'. Spettatori: 53.806.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 febbraio 2010 alle 22:44
Autore: Domenico Fabbricini
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