"Inter da scudetto? Ci va leggero...". Antonio Conte scherza così con Paolo Condò all'inizio dell'intervista per GQ in edicola. "Vede, l’insieme dei risultati che ho ottenuto e soprattutto la rapidità con la quale sono venuti mi hanno cucito addosso una certa immagine. Io creo aspettative - dice il neo allenatore nerazzurro -. Quando intraprendo una nuova avventura la società si attende molto da me. I giocatori sono fiduciosi di migliorare, i tifosi si aspettano grandi soddisfazioni. Questo significa che devo valutare con estrema attenzione le mie scelte. Ne sono consapevole, e quindi ho già risposto alla sua domanda. Posso accettare all’inizio di avere poche possibilità di vincere, al limite anche l’uno per cento, ma almeno quello deve esserci".

Facile capire come sia stata determinante la presenza di Marotta per scegliere l'Inter. "Ha aiutato - dice Conte -, è stata una conferma dell’impressione che avevo da lontano. Marotta è un dirigente che ha vinto tanto, se tu lo cerchi un minuto dopo che la Juve l’ha liberato vuol dire che hai intenzioni serissime, che non lasci nulla d’intentato per salire in cima. Parliamoci chiaro: a parte rare eccezioni, sono otto stagioni che in serie A non si lotta per il primo posto. L’Inter vuole cambiare questo stato di cose, il modo in cui si sta muovendo dimostra la volontà di competere. Non mi ha convinto solo Marotta. Quando ho parlato col presidente Zhang mi ha colpito la sua determinazione. Lo stesso Ausilio ha idee molto chiare. L’Inter è un club ambizioso, in cui tutti remano nella stessa direzione. Il primo concetto che farò passare? Si può fare, non abbiamo limiti...".

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 giugno 2019 alle 09:51
Autore: Mattia Todisco
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