Oggi è un giorno speciale per lo stadio milanese: San Siro compie 87 anni. Ripercorriamo la sua storia in questa data così speciale.

Anelli. Sono tre in tutto. La capienza dell’impianto è attualmente di 80.065 posti (secondo i dati del sito ufficiale nerazzurro), tutti a sedere. Il primo anello può contenere 28.124 spettatori, il secondo 32.412 e il terzo 19.529. Il terzo e ultimo anello sovrasta le due curve e la tribuna centrale. E’ stato costruito e inaugurato in occasione dei Mondiali del 1990.

Boxe.  Nel corso degli anni Sessanta San Siro è diventato spesso il palcoscenico più ambito per i big match della nobile arte. L’incontro per il titolo mondiale tra Duilio Loi e Carlos Ortis nel ’60 detiene il record di affluenza a un incontro di pugilato a livello europeo, con 53.043 spettatori.

Curva Nord. E’ il cuore pulsante del tifo nerazzurro. I Boys San, gruppo tuttora guida della curva interista, nascono nel 1969. Inizialmente si posizionano nell’attuale secondo anello arancio. Si sposteranno in via definitiva al secondo verde nel 1979. Gli altri gruppi maggiori della Nord sono gli Ultras (1975), Viking (‘84), Irriducibili (’88), Brianza Alcoolica (’85), Milano Nerazzurra (’77), Imbastisci (’93), Bulldogs (’88) e Squilibrati (’06).

Derby. La partita inaugurale dello stadio si è tenuta il 19 settembre 1926 e si sono affrontate, in amichevole, proprio Inter e Milan. Perentoria la vittoria dei nerazzurri per 6-3: niente male come esordio.

Emozioni. Qual è la partita più entusiasmante giocata dai nerazzurri nel loro stadio? Una finale europea? Uno scudetto vinto? Un successo nel derby o contro la Juve? Magari una rimonta da ricordare? Non esiste, ovviamente, una sola risposta a questa domanda. Le risposte sono nel cuore e negli occhi di ogni tifoso interista che abbia affollato gli spalti del Meazza almeno una volta nella vita. E sono tutte giuste.

Finali. San Siro è stato spesso teatro di finali delle più prestigiose competizioni continentali per club. Si sono giocate tre finali di Coppa Campioni (una vinta dall’Inter contro il Benfica nel ’65) e quattro di Coppa Uefa, tutte negli anni Novanta: l’andata di Inter-Roma nel ’91 (nerazzurri campioni), il ritorno di Inter-Salisburgo nel ‘94 (gol vittoria di Jonk e trofeo nella bacheca della sede interista). Poi il ritorno di Juventus-Parma l’anno successivo (1-1 e coppa in Emilia) e infine nel ’97 il retour match di Inter-Schalke 04, aggiudicatosi ai rigori dai tedeschi.

Gare internazionali. Nel corso degli 87 anni di storia dell’impianto milanese si sono disputate tre manifestazioni internazionali dedicate alle squadre nazionali. Tre partite nei Mondiali del 1934, vinti poi dall’Italia, tre gare negli Europei del 1980 e ben sei incontri ad Italia ’90 (la sfida inaugurale Argentina-Cameroun e cinque partite della Germania Ovest di Matthaus, Brehme e Klinsmann, futura vincitrice del torneo).

Herrera. Il Mago è l’allenatore della Grande Inter degli anni Sessanta, capace di vincere tre scudetti, due Coppe Campioni e due Coppe Intercontinentali. L’istrionico e geniale tecnico nato a Buenos Aires fu anche il primo a incoraggiare e incentivare la nascita del tifo organizzato interista, con la nascita dei “Moschettieri” prima e degli “Aficionados” poi.

Inghilterra e Italia. In un sondaggio del 2009 il quotidiano inglese Times ha considerato San Siro il secondo stadio più bello del mondo. L’impianto milanese è il più capiente tra quelli italiani e il settimo in Europa.

Lavori. San Siro ha conosciuto almeno quattro grandi cicli di ampliamento e riqualificazione: quelli del 1935 (portato a 55mila posti), del 1955 (costruito il secondo anello, capienza a 90mila posti), del 1986 (posti a sedere in tutto il primo anello, capienza a 76mila posti), e del 1990 (costruzione del terzo anello, copertura totale e posti a sedere ovunque, capienza portata a 85.700 posti). Oltre a questi, nel corso degli anni è stata apportata una serie di innumerevoli interventi di manutenzione.

Meazza. Nel 1980 lo stadio è stato intitolato al grande campione, scomparso l’anno precedente. Giuseppe Meazza giocò per quindici stagioni nell’Inter segnando 284 gol (record assoluto per il club).

Notti bianche. Allo stadio di sera ma senza che in campo ci giochi la Benamata. Finora si sono tenute quattro edizioni della “Notte bianca a San Siro”, l’ultima il 25 maggio di quest’anno. Nel corso della serata si può visitare il museo, fare un giro negli spogliatoi, passare nella mixed zone dove i calciatori rilasciano le interviste e poi percorrere il tunnel che porta al terreno di gioco e calcare il manto erboso. Dalle ultime due edizioni dell’evento è possibile anche calciare un rigore. 

Operazione quattro stelle. La classificazione degli stadi della Uefa comprende quattro livelli di giudizio, a seconda delle loro caratteristiche. Il Meazza, in lizza per ottenere l’assegnazione della finale di Champions League 2016, ha avviato una serie di lavori di ristrutturazione per raggiungere il massimo riconoscimento continentale, dal terreno di gioco in misto sintetico (2011) all’ammodernamento dei bagni e della tribuna centrale, dall’ampliamento del museo alla creazione di un’area ristorazione (il progetto dev’essere portato a termine nel 2015).

Pirelli. La costruzione dell’impianto è cominciata nel dicembre 1925, su iniziativa di Piero Pirelli, all’epoca presidente del Milan. Lo stadio restò di proprietà del club rossonero fino al 1935, quando venne acquistato dal Comune di Milano. L’Inter si spostò definitivamente a San Siro nel campionato 1947/48, prima disputava le partite casalinghe all’Arena Civica (anche se l’ultima gara ufficiale dei nerazzurri nello storico impianto del centro cittadino fu un match di Coppa delle Fiere nel ’58: Inter-Lione 7-0).

Quartiere. Lo stadio ha preso il nome proprio dal quartiere di San Siro nel quale è stato edificato. Questa zona si trova nella periferia occidentale della città. In precedenza il borgo faceva parte dei Corpi Santi (i comuni rurali suburbani) e venne annesso a Milano nel 1873.

Rugby. In due occasioni in Meazza è stato “prestato” alla palla ovale, sempre per gare della nazionale italiana. La prima nel 1988 contro la Romania e la seconda nel 2009 contro i mitici All Blacks della Nuova Zelanda.

Scala del calcio. E’ il soprannome più famoso del popolare impianto, considerato un vero e proprio “teatro sportivo” famoso in tutto il pianeta. I tifosi chiamano affettuosamente San Siro anche il Tempio.

Tour e Museo. Nel 1996 viene inaugurato il Museo, posizionato sotto la Curva Sud. Il Museo di Inter e Milan, primo in Italia allestito all’interno di uno Stadio, racconta la storia delle due squadre milanesi attraverso una raccolta di cimeli unici: maglie storiche, coppe e trofei, scarpe, oggetti d’arte, ricordi di ogni genere che sono entrati nella leggenda. Usciti dal Museo (visitato da più di 50mila turisti l’anno), ci si ritrova davanti al Tempio del tifo. Grazie al Tour, gruppi di visitatori vengono condotti da personale specializzato all’interno dello stadio, percorrendo le tribune e la tribuna d’onore, le aree hospitality, la sala interviste e gli spogliatoi dei giocatori.

Unica. L’alba del 23 maggio 2010, quando lo stadio si riempie di cuori nerazzurri in festa, pronti a celebrare con la squadra di ritorno da Madrid la vittoria della Champions League, ottenuta contro il Bayern Monaco grazie alla doppietta di Diego Milito.

Vasco. La popolare rockstar (supporter dell'Inter) si è esibita ben 17 volte sul palco allestito sopra il terreno da gioco di San Siro tra il 1990 e il 2011, facendo registrare sempre il sold out. Complessivamente sono 67 i concerti musicali tenuti fino ad oggi a San Siro. Il primo il 27 giugno 1980 con Bob Marley.

Zenga. Possono vantarlo in pochi: aver frequentato prima le tribune del Meazza come tifoso interista, in Curva Nord, e poi il campo, con addosso i colori amati. Il nero e l’azzurro. Walter Zenga è considerato uno dei portieri più forti della storia del calcio, capace di vincere tre volte di fila la palma di miglior portiere del mondo. Con l’Inter ha vinto uno scudetto, una Supercoppa Italiana e due Coppe Uefa.

Federico Floris

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 19 settembre 2013 alle 11:30
Autore: Redazione FcInterNews / Twitter: @FcInterNewsIt
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