Un appoggio sbilanciato sul terreno imperfetto, una fitta e la paura. La grande paura, perché il ginocchio è quello già operato nel 2010 per la parziale lesione del legamento crociato anteriore. Andrea Ranocchia sa bene come ci si sente a dover affrontare un intervento complicato, tra operazione e riabilitazione. Tanto lavoro, tanto dolore e tanto sudore.

Per fortuna, come si poteva captare anche in diretta, la distorsione dell'articolazione non è stata grave e non sono stati intaccati né i menischi né i legamenti crociati e collaterali. Il fastidio che Ranocchia indicava allo staff medico lì a bordo campo dello stadio del Cluj è stato poi chiarito e individuato nel legamento alare, quello in stretta correlazione con la rotula.

Fino a ieri il ginocchio dava ancora piuttosto fastidio, anche se il miglioramento rispetto a giovedì sera era evidente: in Romania, il difensore nerazzurro non riusciva quasi a poggiare il piede, mentre ieri è stato possibile sottoporsi alle prime terapie. Oggi ci si aspetta un altro passo in avanti, ma solo domani verranno sciolte le riserve in vista del derby.

In altre circostanze, Stramaccioni e Combi non ci penserebbero neppure a tentare il recupero-lampo, ma stavolta è diverso. Al tecnico romano mancheranno Samuel, Silvestre e Chivu non è al meglio (per utilizzare un eufemismo). Va da sé che la presenza di Andrea diventa fondamentale. Per questo, si farà di tutto per rimetterlo in sesto e piazzarlo al centro della difesa contro il Milan. Un'eventualità ancora tutta da verificare, ma l'ottimismo non manca. Nelle prossime ore verranno valutati i rischi e Ranocchia sarà schierato solo nel caso in cui l'unica controindicazione sarà quella di giocare 'sul dolore'. Viceversa, se il rischio fosse ritenuto troppo alto, anche il numero 23 si accomoderà in tribuna al fianco dei suoi illustri colleghi. Quali rischi? Innanzitutto quello di peggiorare la situazione del legamento e, in secondo luogo, quello di sforzare troppo l'altra articolazione della gamba sinistra, con il pericolo di un sovraccarico eccessivo.

Non resta che attendere. Intanto Cambiasso si scalda: in caso di forfait, toccherà quasi certamente al Cuchu (più che a Chivu) sopperire all'ennesima defezione per un trauma.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 23 febbraio 2013 alle 12:42
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print