Presente alla partenza della Milano-Sanremo, l'ad interista area sport, Beppe Marotta ha risposto alle domande dei colleghi di Gazzetta.it, che lo hanno interpellato sul ciclismo, senza dimenticare gli obiettivi stagionali del club di Viale della Liberazione. "I miei ricordi del ciclismo sono anche quelli presenti. Io sono nato a Varese, dove c’è stato un grande mecenate dello Sport che era Giovanni Borghi. Al di là di questo, il fatto che ci fosse la pista di ciclismo, che c’è la gara memorabile come la Tre Valli Varesine e il famoso trittico, quindi da bambino ero appassionato a questo sport a mio avviso bellissimo. Il ciclismo è sempre legato al grande personaggio, si dice che tira quando c’è il campione e in quel tempo c’erano i grandi campioni italiani come Motta, Gimondi e Adorni, persone che ho poi conosciuto nella vita quindi il ricordo è legato a questi grandi campioni". 

Partnership tra Inter e Cinelli, per quale motivo l’avete fatta?
“Perché lo sport accomuna grandi sinergie, il ciclismo è sinonimo di pedalare quindi il fatto di aver fatt questa bicicletta, al di là dell’aspetto ludico stupendo, c’è la metafora del “pedalare per vincere” che è un po’ il motto della nostra Inter”.

In campionato si pedala verso?
“L’ambizione nello sport non è un difetto ma una virtù, non possiamo nasconderci: vogliamo ottenere il massimo cioè la seconda stella”.

Ha un favorito ad oggi?
“Nella Milano-Sanremo può succedere di tutto, spero che vinca un italiano, importante per il nostro movimento ciclistico”.

Sezione: Focus / Data: Sab 19 marzo 2022 alle 13:10
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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