Vecchia Inter, in senso negativo. Ossia vecchi difetti. La Gazzetta dello Sport racconta la rabbia feroce di Cristian Chivu per l'epilogo amaro del match con la Juve. Una partita comandata per larghissima parte e incredibilmente persa in un finale folle dopo averla ripresa due volte e addirittura rimontata a 15' dal termine.

"L’allenatore ha parlato alla squadra dopo la batosta dello Stadium: i concetti sono più o meno quelli espressi sabato sera davanti a microfoni e telecamere — mancanza di lucidità, gestione sbagliata degli ultimi dieci minuti contro la Juve, mancato bilanciamento tra qualità e pragmatismo —, ma toni e modi no. Quelli utilizzati nel faccia a faccia con i giocatori sono stati parecchio più duri, perché questo è già il momento di guardarsi negli occhi e di tirare fuori le parole, anche quelle più scomode. Ad Amsterdam servirà una sterzata decisa, nella testa prima ancora che nei moduli e negli uomini: lo sa Chivu e lo sanno i dirigenti, non a caso presenti in blocco alla ripresa dei lavori ieri mattina ad Appiano. In casa nerazzurra la cosa è prassi consolidata, specialmente dopo i big match o in presenza di snodi importanti come quello attuale, incastrato tra il derby d’Italia dell’altra sera e il debutto in Champions di mercoledì in casa dell’Ajax. Il blitz di ieri del presidente Beppe Marotta, del ds Piero Ausilio e del suo vice Dario Baccin, però, è simbolicamente potente perché rafforza la posizione dell’allenatore e inchioda allo stesso tempo Lautaro e compagni di fronte alle proprie responsabilità", scrive oggi la Gazzetta.

Vecchi difetti, che sono ancora lì nonostante il finale della passata stagione, l'addio di Inzaghi e un'estate turbolenta che però aveva avuto il merito di portare a galla incomprensioni e piccoli rancori. Non solo Martinez: contro l'Ajax potrebbe rivedersi dal 1' anche Sucic per Mkhitaryan.
 

Sezione: Focus / Data: Lun 15 settembre 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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