Anche la Gazzetta dello Sport prova a capire il futuro di Mauro Icardi e quello che potrebbe succedere in estate. "A primo impatto è l’Inter a subire il danno maggiore, con un possibile crollo del prezzo. Magari quasi dimezzato: diciamo a 60-70 milioni. È un’ipotesi - si legge -. Soprattutto se le grandi della Champions dovessero dirottare le loro attenzioni su altri attaccanti efficaci sotto rete. Ma seguendo questo ragionamento si deduce con altrettanta chiarezza che si abbasserebbero anche i target per lo stesso giocatore. Sia in termini di aspettative economiche che di ambizioni tecniche. Senza girare intorno alle cose, un club di medio livello in Premier League (per quanto ricco) non può permettersi di sottoscrivere un impegno da 9 milioni netti a stagione, vale a dire quanto ora chiede sua moglie Wanda ai vertici interisti. Al massimo può arrivare a 7 milioni, vale a dire l’attuale proposta prospettata dalla dirigenza interista. Più i consueti bonus, ovvio. Al tirar delle somme il danno all’orizzonte appare ben ripartito ed è il motivo per cui in queste ultime settimane la battaglia del grano era uscita dalle cronache, a riprova che le parti sono ben consapevoli di queste forti criticità. Ed è altrettanto evidente che la crisi è dovuta ai ben noti effetti collaterali, cioè alle intemperanze dialettiche della moglie-agente e ai cattivi rapporti all’interno dello spogliatoio di Appiano Gentile".

Cosa farà Icardi? Alzerà un muro o proverà a ricomporre? "Questa terapia d’urto non ammette più tentennamenti. Nel momento della fermezza, però, non sfugga l’atteggiamento comprensivo sulla «diserzione» di ieri. Il suo no alla trasferta di Vienna in altre condizioni avrebbe comportato una multa, anche pesante. Invece il presidente Zhang e l’a.d. Beppe Marotta hanno deciso di sorvolare su questo aspetto - spiega la rosea -. È una silenziosa apertura di credito, il segnale che il club sta giocando una partita a scacchi in cui conta di vincere insieme a Icardi. Non a suo danno. Evidentemente tocca anche a Wanda fare la sua parte. Magari non è più di moda, ma il gioco del silenzio potrebbe far bene a tutti. Anche per arrivare all’estate con le idee più chiare. E senza danni".

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Sezione: Focus / Data: Gio 14 febbraio 2019 alle 08:35 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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